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La Nuova Legge sulla Maternità Surrogata e le Controversie Legate al Reddito di Maternità

In POLITICA
Luglio 03, 2024

Il Senato italiano ha recentemente dato il via libera al disegno di legge che definisce la maternità surrogata come un reato universale, segnando una significativa svolta nella regolamentazione di questa pratica. La riforma, sostenuta con veemenza dal partito di Fratelli d’Italia e voluta personalmente dalla Premier Giorgia Meloni, ha superato l’esame della commissione Giustizia e si appresta ora a entrare in Aula per il voto finale.

La proposta normativa ha ottenuto l’appoggio dell’intero schieramento di centrodestra, mentre la critica si è levata compatta dalle fila delle opposizioni. Augusta Montaruli, esponente di spicco di Fratelli d’Italia, ha etichettato la maternità surrogata come “una pratica degradante per la dignità femminile e un commercio inaccettabile di vite umane”, esaltando la legge come un trionfo di civiltà.

Al di là del fervore ideologico, un’altra questione che scuote la politica italiana è l’audace proposta del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che ha introdotto un disegno di legge per un reddito di maternità. La misura prevede un sostegno finanziario di 1000 euro mensili per un anno a donne in difficoltà economica con un ISEE non superiore a 15.000 euro, a condizione che decidano di non interrompere la gravidanza. L’intento dichiarato è quello di supportare le donne nel superare gli ostacoli economici che potrebbero indurle a considerare l’aborto, conformemente all’articolo 5 della legge 194.

Questo reddito di maternità non è esente da controversie, innescando un dibattito acceso su possibili motivazioni economiche che potrebbero influenzare la scelta della donna, e sulla decisione di limitare il beneficio solo a cittadine italiane, scelta definita da Gasparri come un mero criterio “amministrativo e giuridico”.

Anche il timing delle decisioni legislative ha sollevato critiche. Alfredo Bazoli, senatore del Partito Democratico, ha lamentato la rapidità nell’approvazione del disegno di legge sulla maternità surrogata rispetto ad altre importanti leggi, come quella sul fine vita, rimasta invece in attesa di discussione. Anna Rossomando, anche lei del PD, ha rimarcato l’incapacità della maggioranza di occuparsi in maniera efficace delle questioni attuali e di adattarsi alle evoluzioni della società.

In conclusione, l’iter legislativo di questi provvedimenti rispecchia una serie di tensioni e contraddizioni innate nella società italiana odierna. Da un lato, la determinazione a tutelare i diritti e la dignità con leggi severe contro pratiche contestate come la maternità surrogata, dall’altro, le sfide nel bilanciare interventi economici con le complesse dinamiche sociali e etiche, mettendo a dura prova l’equilibrio politico e sociale del paese. Le decisioni prese oggi avranno ripercussioni profonde, non solo sul piano legislativo, ma anche in termini di valori umani e di civiltà.

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Redazione