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La Riforma del Sistema Giudiziario in Italia: Approvazione e Criticità

In POLITICA
Gennaio 22, 2025

La Camera alta del Parlamento italiano ha recentemente dato il suo assenso alla relazione presentata dal Ministro Carlo Nordio riguardo l’amministrazione della giustizia. Con 90 voti favorevoli, un astenuto e 72 contrari, la risoluzione ha evidenziato sia traguardi significativi sia ostacoli persistenti nel percorso di riforma del sistema giudiziario del Paese.

Il Ministro Nordio ha illustrato risultati notevoli in termini di riduzione dell’arretrato civile pendente, con una diminuzione del 99,1% nelle Corti di Appello e del 91,7% nei tribunali ordinari, superando le aspettative del -95% previste per dicembre 2024. Questi dati mettono in luce un miglioramento decisivo nell’efficienza della gestione dei casi civili, un punto di svolta nel tentativo di snellire una burocrazia spesso criticata per la sua lentezza.

Per quanto riguarda i tempi di trattazione dei procedimenti, sia civili che penali, si è registrata una riduzione significativa. Nel settore civile, la diminuzione è stata del 22,9% nel primo semestre del 2024, mentre in quello penale la riduzione ha raggiunto il 32,0%. Nonostante questi progressi, Nordio ha sottolineato come il cammino verso un sistema giudiziario completamente efficace sia ancora irto di sfide.

Uno degli aspetti più innovativi, ma anche controversi, della riforma è stato l’implementazione del processo telematico. Questa modernizzazione, sebbene promettente, ha incontrato ostacoli tecnologici e organizzativi notevoli, in particolare nella gestione delle nuove applicazioni digitali per il processo penale telematico. Nonostante le difficoltà iniziali, Nordio rimane ottimista sul superamento di questi ostacoli entro la fine dell’anno, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Inoltre, il ministro ha affrontato questioni delicate come il ruolo e i poteri del pubblico ministero (PM), spesso percepito come un “superpoliziotto” a causa delle ampie autorità di indagine. Nordio ha criticato la clonazione del fascicolo da parte del PM, una pratica che, secondo lui, può condurre a indagini protratte e non trasparenti. È in atto una discussione su come riformare questo aspetto del sistema giudiziario per garantire maggiori garanzie e trasparenza.

Un ultimo punto toccato dal Ministro durante la presentazione riguarda l’idea di innovare il sistema di selezione dei giudici attraverso il sorteggio. Tale metodo è giustificato dalla sua applicazione in contesti altamente critici come i processi alla Corte d’Assise e alle alte Corti, incluso il giudizio al Presidente della Repubblica in situazioni di alto tradimento.

Questa riforma giudiziaria, sebbene ancora incompleta, rappresenta un caposaldo nella modernizzazione e nell’efficienza della giustizia in Italia. I dati e le prospettive presentate da Nordio evidenziano un percorso già in parte tracciato verso miglioramenti significativi, ma anche la necessità di confrontarsi con questioni strutturali e tecnologiche complesse. Resta da vedere se gli interventi previsti soddisferanno le aspettative di un sistema giudiziario più rapido, equo e trasparente, cruciale per la fiducia dei cittadini nella giustizia e nell’amministrazione dello Stato.