
Il panorama mediatico italiano si è recentemente infiammato a seguito delle decisioni editoriali prese da Rainews24 durante un momento cruciale della politica internazionale: le elezioni in Francia. In una serata in cui i concorrenti media, da La7 a Rete4, erano tutti puntati sui risultati degli exit poll francesi, Rainews24 ha sorpreso gli spettatori e il settore giornalistico optando per inaugurare il suo notiziario delle 22 con la copertura del Festival delle Città Identitarie a Pomezia.
Questa inattesa scelta redazionale ha suscitato negli ambienti giornalistici un’onda di indignazione e critica, alimentando un acceso dibattito sulla missione informativa dell’emittente. Il comitato di redazione di Rainews24 è stato tra i primi a esprimere aperto disappunto, delineando l’evento come un punto di profondo sbaglio nella gestione dell’informazione, mai così discutibile nella storia del canale.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Usigrai ha denunciato un abbandono della mission informativa che dovrebbe guidare il servizio pubblico, mentre il Partito Democratico ha annunciato la propria intenzione di richiedere le dimissioni del direttore di Rainews24, Paolo Petrecca, in sede di commissione di vigilanza Rai. Secondo le accuse, Petrecca avrebbe privilegiato una copertura dall’intonazione troppo personale e legata a vicinissimi interessi.
Dal canto suo, Paolo Petrecca si è detto dispiaciuto per i continui attacchi personali e ha posto l’accento sulla sua estraneità dalla decisione di aprire il TG con il festival, spiegando che tale scelta era stata del vicedirettore in turno.
Il dibattito si è presto allargato, con interventi e prese di posizione da più parti. Figures del mondo politico, come Maria Elena Boschi (Iv), hanno evidenziato la gravità di una Rai che, a loro dire, avrebbe omesso di fornire adeguati approfondimenti sulle elezioni francesi. Critiche sono arrivate anche dalle fila di M5s, denunciando la possibilità che dietro la scelta redazionale ci fossero motivazioni di natura personalistica.
C’è chi, invece, ha difeso la copertura giornalistica dell’emittente, come Maurizio Lupi (Noi Moderati), sottolineando l’ampio spazio dedicato alle elezioni nei vari segmenti della programmazione, e deplorando una lettura politicizzata di un singolo episodio editoriale.
Anche dall’interno della Rai, la situazione ha suscitato reazioni diametralmente opposte. Alcuni sostengono la necessità di valutare l’operato di Petrecca e del suo team alla luce dell’intera programmazione, altri, come il gruppo di Fratelli d’Italia, descrivono le richieste di dimissioni come un’ossessione ingiustificata della sinistra.
In finale, il caso Rainews24 non è solo una questione di scelte redazionali specifiche, ma si inserisce in un dibattito più ampio che interroga il ruolo del giornalismo nell’era dell’informazione continua e diffusa, i limiti dell’influenza politica sui media, e il peso delle decisioni individuali nella gestione delle redazioni. Questa vicenda serve come amaro promemoria della sfida di mantenere integrità e obiettività in un contesto sempre più polarizzato e sotto il costante scrutinio pubblico e politico.