Le principali borse europee hanno avviato la giornata in tono positivo, con Milano in spiccato rialzo dello 0,8%, segnando uno degli incrementi più solidi del panorama continentale. Mentre gli altri principali indici azionari di Francoforte, Parigi e Londra registrano variazioni più contenute, l’atmosfera sui mercati rimane cauta, riflettendo un ridimensionamento generale dei guadagni rispetto alle prime ore di contrattazioni.
Questa situazione di prudenza si manifesta in modo più evidente negli Stati Uniti, dove i future suggeriscono un’avvio al ribasso per Wall Street, con le previsioni che indicano un calo dello 0,7% per il Nasdaq e dello 0,4% per l’S&P 500. Tali indici anticipatori anticipano un’apertura in territorio negativo, riflettendo forse le ultime statistiche economiche come gli indici PMI manifatturieri sia della Cina che dell’Europa, che confermano un’atmosfera di debolezza nell’economia globale.
Nonostante la prospettiva generale di rallentamento economico, alcune asset class hanno mostrato segnali incoraggianti, soprattutto nel settore delle criptovalute e dell’energia. Il Bitcoin, ad esempio, ha infranto il tetto dei 45.000 dollari per la prima volta in quasi due anni, grazie alle aspettative che la SEC possa dare il via libera ai primi ETF basati su questa criptovaluta leader.
Parallelamente, il mercato del petrolio è stato alimentato da un guadagno del 2,2%, un’escalation dovuta anche alle recenti tensioni in Medio Oriente. Il prezzo del WTI è salito a 73,2 dollari al barile, mentre il Brent ha raggiunto i 78,7 dollari, segnali positivi per il settore energetico che contrastano con la debolezza del gas, il quale ha visto i future Ttf scendere dell’1,3%.
Sul fronte dei titoli di stato, c’è una certa revisione delle aspettative degli investitori, che sembrano allontanarsi dall’idea di una riduzione rapida e significativa dei tassi di interesse nel 2024 da parte della Fed e della BCE. Questo si ripercuote sullo spread Btp-Bund, stabile a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano in rialzo di sei punti base attestandosi al 3,74%.
Tra i singoli titoli in Piazza Affari, spiccano in modo particolare le performance di Mps (+4,1%), incoraggiata dall’ottimismo del ministro Giorgetti riguardo al processo di privatizzazione, seguita da Leonardo (+2,7%), Bper (+2,3%) e Tim (+2,2%). In tutta Europa, le banche, i titoli della difesa e i petroliferi mostrano forza, mentre taluni titoli evidenziano cali come Campari (-2%), Cucinelli (-1,5%) ed Erg (-1,2%).
In un ambiente finanziario sempre più interconnesso e dinamico, gli investitori restano vigili sui segnali macroeconomici e sui singoli eventi di mercato che possono influire sulle decisioni di investimento a breve e medio termine.