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L’Intelligenza Artificiale in Italia: una Crescita Impressionante e le Sfide da Affrontare

In ECONOMIA
Gennaio 17, 2025

L’espansione del mercato dell’Intelligenza Artificiale (IA) in Italia è una delle tendenze più significative degli ultimi anni nel panorama tecnologico del Paese. Al 2023, questa avanzata tecnologia ha raggiunto un valore consolidato di 674 milioni di euro, segnando un incremento del 55% rispetto all’anno precedente. Una crescita che non mostra segni di rallentamento, con stime che prevedono un ulteriore aumento del 34,8% per il 2024, prospettando un salto a 909 milioni di euro e prevedendo di raggiungere circa 1,802 miliardi entro il 2027.

Questi dati emergono dal report recentemente pubblicato da Anitec-Assinform, la voce di Confindustria che rappresenta le maggiori entità dell’ICT nel nostro Paese. Il documento, frutto del lavoro del Gruppo di Lavoro sull’Intelligenza Artificiale di Anitec-Assinform, con il sostegno di NetConsulting cube e Infocamere, getta luce non solo sulle prospettive luminose, ma anche sulle disomogeneità che caratterizzano il settore.

È importante notare che, nonostante la robusta crescita, esiste una marcata discrepanza nella capacità di adozione delle nuove tecnologie tra le grandi imprese e le PMI. Le prime mostrano un tasso di adozione del 24,1%, mentre le piccole e medie imprese sono ferme al 4,7% secondo l’ISTAT. Questo divario evidenzia una delle principali sfide strutturali che l’Italia deve affrontare per un più ampio e omogeneo sviluppo dell’IA sul territorio nazionale.

Analisando i settori che guidano l’adozione dell’IA, il report indica il settore bancario in pole position, con un investimento di 173,6 milioni di euro, seguito da vicino dal comparto Telco & Media, che ha investito 161,6 milioni di euro. L’IA generativa, in particolare, sta orientando in modo sempre più definito le scelte strategiche delle imprese, segnando un passo importante verso una trasformazione digitale più profonda e incisiva.

Nonostante i progressi, il percorso è costellato da sfide significative. La carenza di infrastrutture adeguate, la necessità di migliorare l’istruzione e le competenze digitali sono alcuni degli ostacoli che il tessuto economico e sociale italiano deve superare per poter sfruttare appieno le potenzialità offerte dall’IA.

Il panorama innovativo è stimolante, con 644 startup e PMI innovative attive nel settore dei digital enabler, di cui 301, pari al 47%, specializzate espressamente in IA e Machine Learning. Questi numeri non sono solo un indicatore del dinamismo dell’ecosistema, ma anche della crescente consapevolezza dell’impatto trasformativo di queste tecnologie.

In conclusione, come sottolinea Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform, è fondamentale per l’Italia adottare una strategia integrata, che promuova le competenze digitali, potenzi le infrastrutture e rafforzi le collaborazioni pubblico-private. Solo così potremo garantire che il progresso nel campo dell’IA sia equo e capillare, beneficiando l’intero sistema Paese. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i dati ci mostrano chiaramente la direzione verso la quale avanzare.