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Lioni–Grottaminarda, cantieri verso l’abbandono: l’Irpinia tradita ancora una volta da De Luca. Appello a Cirielli: “Non lasciateci soli”.

In AVELLINO, CAMPANIA, POLITICA
Ottobre 14, 2025
Dopo l’intervento dei sindaci presso la Regione Campania, tutto è rimasto immobile.

La storia infinita della Lioni–Grottaminarda sembra destinata a trasformarsi nell’ennesima ferita aperta per l’Irpinia. Dopo anni di annunci, promesse e inaugurazioni fantasma, i cantieri sono fermi da mesi e ora, secondo voci interne alle maestranze, le imprese sarebbero pronte ad abbandonare tutto entro il 30 ottobre. La Europea 92, azienda subappaltatrice, avrebbe già comunicato l’intenzione di sbaraccare e portare via i mezzi, stanca di attendere una ripresa dei lavori che non arriva.  “Non avendo avuto più risposte, siamo pronti a chiudere tutto”, trapela dagli operai, ormai rassegnati di fronte all’ennesimo silenzio istituzionale. Dopo l’intervento dei sindaci presso la Regione Campania, tutto è rimasto immobile.  Da Palazzo Santa Lucia — dove governa Vincenzo De Luca con la sua solita arroganza amministrativa — nessun segnale, nessuna decisione, nessuna parola per un territorio che da vent’anni attende un’infrastruttura vitale per la viabilità e lo sviluppo economico dell’Alta Irpinia. Nel frattempo, le recinzioni arrugginiscono, i cancelli dei cantieri sono chiusi con lucchetti e i lavoratori vivono nell’incertezza.  Un’opera che avrebbe dovuto rappresentare un riscatto territoriale rischia ora di diventare l’ennesimo simbolo dell’abbandono e dell’incapacità della Regione Campania.  In questo scenario desolante, la Destra Grottese del presidente Gennaro Blasi, lancia un appello accorato:  “Chiediamo un intervento immediato di tutte le forze politiche — e in particolare di Fratelli d’Italia e del candidato Edmondo Cirielli — perché l’Irpinia non può più essere dimenticata. Serve una presa di posizione forte, chiara e concreta.”  Cirielli, indicato come punto di riferimento per la Campania nel nuovo assetto politico del centrodestra, è ora chiamato a dimostrare attenzione verso un territorio che ha pagato troppo il prezzo dell’inerzia regionale.   L’Irpinia chiede fatti, non slogan; lavoro, non chiacchiere; infrastrutture, non tagli di nastro elettorali. Se il 30 ottobre le imprese lasceranno davvero i cantieri, sarà l’ennesima sconfitta del “modello De Luca”: un modello fatto di annunci, passerelle e poca sostanza.  E ancora una volta, a pagare, sarà la gente dell’Irpinia.

di Marco Iandolo