
Durante un intervento al Quirinale il giorno dell’8 marzo, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha sottolineato con vigore il principio di libertà dell’arte e della scienza, come sancito dalla Costituzione Italiana. Con un linguaggio chiaro e diretto, il capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sulla capacità intrinseca dell’arte di agire come veicolo di libertà e sopra la tendenza opprimente dei regimi autoritari di manipolare e reprimere tale libertà.
La valorizzazione della libertà d’espressione artistica come diritto fondamentale è stata da sempre un punto cardine degli Stati democratici, e la Costituzione Italiana lo sottolinea con enfasi e semplicità. L’articolo 33 della Costituzione stabilisce che “l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Questa semplice ma potente affermazione sottolinea l’intangibilità del pensiero creativo e scientifico rispetto ai tentativi di ingabbiamento ideologico e politico.
Nelle sue parole, Mattarella ha messo in luce come l’arte rappresenti una forma di resistenza naturale contro le imposizioni culturali di Stato, incarnando uno spirito critico che è spesso visto come una minaccia da coloro che detengono il potere in modo autoritario. Le dittature si sono storicamente avvalse di tecniche di sorveglianza, censura e persino di incarcerazione degli artisti, talvolta indirizzandoli a conformarsi a una narrazione ufficiale che si allinea con la propaganda del regime.
L’arte di Stato promossa dai regimi non è altro che uno strumento di legittimazione del potere e di soppressione della dialettica culturale. Questa tendenza verso il controllo della produzione artistica evidenzia la paura che il pensiero libero possa innescare cambiamenti sociali e politici. In un mondo in cui la cultura e l’arte si stanno sempre più globalizzando e accessibili, il ruolo degli artisti come custodi e promotori del cambiamento è quindi sempre più cruciale.
Il discorso del Presidente Mattarella non solo celebra l’importanza dell’arte nel promuovere la libertà di pensiero, ma funge anche da monito nei confronti di quelle entità politiche che ancora oggi cercano di imporre un’uniformità culturale per consolidare il proprio potere. La commemorazione dell’8 marzo da parte del Presidente serve così a ricordarci che la libertà dell’arte è fondamentale per lo sviluppo di una società pluralista e per il rispetto dei diritti umani fondamentali.