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Meloni al Senato: No alla trattativa con la Russia e impegno su difesa e migrazioni

In POLITICA
Marzo 19, 2024

Durante il recente intervento al Senato, la premier Giorgia Meloni ha chiarito la posizione del governo italiano in relazione alle tensioni internazionali e alla politica di difesa, delineando i punti fermi sulle questioni che verranno trattate nel prossimo Consiglio dell’Unione Europea.

Riguardo al conflitto in Ucraina, Meloni ha espresso una ferma opposizione alla proposta francese di un possibile intervento diretto, evidenziando i rischi di un’escalation. L’Italia, secondo la premier, mantiene un atteggiamento di condanna verso la Russia, sottolineando il mancato rispetto degli accordi pregressi da parte di Mosca e il decesso del dissidente Alexey Navalny, definito simbolo del sacrificio per la libertà.

In tema di allargamento della NATO, l’Italia ha salutato con favore l’ingresso di Svezia e Finlandia nell’alleanza, condannando gli atteggiamenti aggressivi russi. La cooperazione con Kiev è stata qualificata come “a 360 gradi”, in linea con l’avviato processo di ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.

Per quanto riguarda la situazione in Medio Oriente, il governo italiano si è espresso per una posizione autorevole del Consiglio Ue sulla guerra tra Israele e Hamas, chiarendo che non si può dimenticare chi ha innescato il conflitto e sottolineando la necessità di una reazione proporzionata da parte di Israele.

Meloni ha anche evidenziato la preoccupazione dell’Italia per gli eventi nel Mar Rosso e ha espresso gratitudine verso la Marina Militare italiana per aver neutralizzato attacchi di droni, sottolineando l’importanza di essere dotati dei finanziamenti necessari per la difesa. Ha ribadito la visione di una NATO bilanciata tra le colonne americana ed europea, sottolineando come la spesa in difesa sia un investimento in autonomia e capacità decisionale nazionale.

Il caso di Giulio Regeni non è stato trascurato, con la premier che ha affermato come l’Italia non abbia interrotto la ricerca della verità e segua attentamente il processo.

Sullo scenario mediterraneo, Meloni ha auspicato che non vi siano opposizioni all’accordo con l’Egitto, mettendo in luce i benefici della cooperazione con i paesi dell’area, specialmente in termini di gestione dei flussi migratori, un argomento che verrà nuovamente portato all’attenzione del Consiglio europeo.

Infine, la premier ha lanciato un appello ad un rinnovato approccio sulla Politica agricola comune, enfatizzando il ruolo centrale degli agricoltori come ambientalisti e bioregolatori, la cui attività deve essere valorizzata e inclusa nelle politiche ambientali.