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Milano al Vertice della Qualità della Vita in Italia, Caltanissetta in Coda

In ECONOMIA
Novembre 17, 2024

Milano si conferma leader indiscussa in Italia per la qualità della vita, piazzandosi al primo posto per il secondo anno consecutivo nella classifica 2024 redatta da ItaliaOggi e Ital Communications, con il prestigioso contributo dell’Università Sapienza di Roma. Quest’anno, nella sua 26ª edizione, lo studio ha messo in luce non solo le eccellenze ma anche le criticità del vivere nei vari capoluoghi di provincia dell’Italia, evidenziando un marcato contrasto tra il Nord e il Sud del paese.

Milano brilla per i suoi servizi, l’elevato reddito medio dei cittadini, infrastrutture di qualità e un tessuto produttivo pulsante e innovativo. Al secondo e al terzo posto si posizionano rispettivamente Bolzano e Monza e della Brianza, due realtà che condividono con il capoluogo lombardo una forte dinamicità economica e una qualità della vita elevata.

Segue poi, staccate ma non troppo, Bologna e Trento, che si distinguono per un impegno costante verso la sostenibilità ambientale e la sicurezza, fattori che contribuiscono a rendere elevato il livello di benessere per i loro abitanti. Queste città dimostrano come il benessere urbano possa essere promosso attraverso politiche mirate e una gestione attenta delle risorse e della sicurezza.

L’indagine è stata condotta attraverso l’analisi su nove dimensioni vitali: affari e lavoro, ambiente, criminalità e sicurezza, sicurezza sociale, educazione e formazione, demografia, sanita, turismo, reddito e ricchezza. Elementi che insieme compongono il quadro della qualità della vita e orientano le politiche urbane.

Sul fondo della classifica troviamo Caltanissetta, che oltre a mostrare vulnerabilità in sette delle nove dimensioni analizzate, fa eccezione per il buon piazzamento relativamente alla dimensione “sistema salute” dove si colloca tra le migliori, e una posizione discreta in “reati e sicurezza”. Le difficoltà maggiori si registrano nei settori del reddito, dell’educazione e delle infrastrutture, riflettendo le sfide che molte realtà del Mezzogiorno continuano ad affrontare.

È interessante notare come quest’anno la classifica abbia registrato significativi cambiamenti con città che hanno migliorato la loro posizione e altre che invece hanno subito un declino. Un esempio positivo è Ferrara, che ha guadagnato ben 21 posizioni, mentre Savona ha subito una caduta di 20 gradini.

Il report sottolinea una crescente polarizzazione tra le città e le province del Nord e del Centro Italia, che mostrano una maggiore resilienza agli shock economici e una più veloce ripresa, rispetto al Sud e alle Isole dove persistono aree di disagio.

Questo studio offre uno spaccato dettagliato delle differenti realtà italiane e sottolinea l’importanza di politiche regionali mirate che considerino le specificità locali per promuovere una migliore qualità della vita attraverso il paese. Affrontare le disparità esistenti non solo eleva il benessere generale, ma contribuisce anche alla coesione sociale e al progresso economico nazionale.