Il 31 agosto è diventato un giorno triste per Napoli. È il giorno in cui Giovanbattista Cutolo è stato ucciso, prima dell’alba, da un ragazzo di 17 anni. A un anno dal delitto, nel luogo in cui è stato commesso, piazza Municipio, si terrà un raduno per rendere omaggio al giovane musicista e tenerne viva la memoria. Annunciata la presenza, tra gli altri, del prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e di don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano che partecipò anche alla cerimonia di deposizione dei fiori due giorni dopo l’omicidio, sempre in piazza Municipio. Ad organizzarlo la madre di Giogiò, Daniela Di Maggio, che per il figlio aveva chiesto giustizia e ha accolto con soddisfazione la sentenza di condanna a 20 anni di reclusione del killer minorenne. “L’unica cosa degna di quest’anno passato senza te – ha scritto la donna in una lettera aperta dal titolo “12 secondi” – è stata tutta la bellezza che hai generato intorno a te: ti hanno dedicato aule, canzoni, poesie, disegni, concerti, borse di studio, panchine, alberi, standing ovation, teatri, brani di musica classica. Tu, medaglia d’oro al valor civile, ci hai insegnato a non essere indifferenti, ci hai fatto capire il valore del coraggio in un mondo di vili”. Lettera che si conclude con una frase in dialetto e una citazione di un celebre brano di Franco Battiato: “Nisciuno te scorda, perché sei un essere speciale e noi avremo cura di te”.
di Marco Iandolo
