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Nasce in Malesia la Nuova Bioraffineria di Eni, Petronas ed Euglena

In ECONOMIA
Luglio 26, 2024

I confini dell’innovazione nel settore energetico si spingono sempre più avanti, in particolare verso soluzioni che possano coniugare sviluppo industriale e salvaguardia ambientale. È in questa direzione che si muove la recente iniziativa che vede protagonisti Petronas, Enilive (entità sotto il diretto controllo di Eni) ed Euglena, impegnate nella realizzazione di una bioraffineria all’avanguardia. Situato nel complesso industriale di Pengerang, nello stato di Johor in Malesia, questo progetto pionieristico segna una decisiva svolta verso la sostenibilità energetica.

Il cuore pulsante del partenariato tra le tre entità è la creazione di una joint venture, destinata a pilotare lo sviluppo e la gestione del sito. Questa sinergia vede un’accentuata partecipazione di Petronas Mobility Lestari e Enilive, entrambe orientate a produrre risultati tangibili in termini di innovazione e rispetto ambientale.

La bioraffineria, la cui operatività è prevista per la seconda metà del 2028, diverrà una fonte cruciale di carburanti rinnovabili, tra cui il SAF (Sustainable Aviation Fuel), carburante sostenibile per l’aviazione, e l’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), olio vegetale idrogenato. Questi biocarburanti rappresentano la risposta tangibile alle crescenti esigenze di sostenibilità del settore aeronautico e di quello dei trasporti su strada, entrambi in cerca di soluzioni per ridurre le emissioni di carbonio.

L’approccio della bioraffineria si inserisce in un contesto globale dove la richiesta di riduzione dell’impronta carbonica diventa sempre più pressante. Nell’ultimo decennio, gli investimenti in tecnologie sostenibili hanno visto una crescita esponenziale, con governi e multinazionali che destinano risorse significative alla ricerca di alternative ai combustibili fossili. La scelta di ubicare il progetto in Malesia non è casuale ma si inserisce in una strategia più ampia del paese asiatico di posizionarsi come un hub di riferimento nel Sud Est Asiatico per l’energia rinnovabile.

Il progetto si propone di concretizzare il connubio tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. L’uso dell’HVO, ad esempio, comporta notevoli vantaggi in termini di riduzione delle emissioni nocive, offrendo un’alternativa più pulita rispetto ai carburanti tradizionali. Analogamente, il SAF introduce una soluzione praticabile per il settore aeroportuale, consentendo una decisa riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni aeree.

Il cammino verso l’effettiva realizzazione della bioraffineria di Pengerang è costellato di sfide tecniche e logistiche, ma anche di immense opportunità. La collaborazione tra Eni, Petronas ed Euglena potrebbe segnare un precedente importante, fungendo da modello per altre iniziative simili a livello globale, e contribuendo in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima.

Questo progetto non solo rispecchia un esempio luminoso di come la cooperazione internazionale possa spianare la via verso un futuro più sostenible, ma evidenzia anche l’importanza della diversificazione energetica nelle strategie aziendali di grandi gruppi internazionali. Le implicazioni di lungo termine sono rilevanti, tanto per la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, quanto per la spinta all’innovazione che questo tipo di iniziative è in grado di generare.

Di fronte alle sfide imposte dal cambiamento climatico, la bioraffineria di Pengerang si configura come un faro di possibilità, una testimonianza di come tecnologia, ecologia e economia possano fondersi per dare vita a soluzioni che non siano solo sostenibili, ma anche economicamente vantaggiose e tecnicamente avanzate. In attesa del 2028, lo sguardo rimane fissato sulle evoluzioni di questo audace viaggio verso l’energia pulita.