Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, numerosi italiani si preparano al rituale del ritorno a casa, un momento spesso immerso nella gioia delle riunioni familiari e delle celebrazioni tradizionali. Tuttavia, quest’anno il costo per tornare alle proprie radici si è trasformato in un vero e proprio ostacolo finanziario, particolarmente per coloro che devono viaggiare dal Nord verso il Sud Italia.
L’associazione Assoutenti ha messo in evidenza come le tariffe dei voli interni abbiano subìto un incremento esorbitante per le rotte più ambite. Ad esempio, un biglietto di classe economy per viaggiare dal 21 dicembre al 6 gennaio tra Genova e Catania può costare fino a 623 euro. Situazioni simili si registrano anche per altre città dirette in Sicilia e in altre località meridionali, con prezzi significativi che si osservano anche partendo da metropoli del nord come Milano, dove i costi possono oscillare inequivocabilmente fino a 889 euro per un volo andata e ritorno verso Catania.
Aldilà della Sicilia, la situazione non migliora. Da Milano a Crotone, il viaggiatore può aspettarsi di spendere almeno 421 euro. Le tariffe per volare verso l’isola di Sardegna risultano leggermente più basse, seppur con ampie fluttuazioni in base alla compagnia aerea scelta e alla specifica tratta. Ad esempio, il prezzo di un volo da Milano a Cagliari può variare da 147 a ben 1.228 euro, dimostrando un’ampia volatilità dei prezzi che dipende da numerosi fattori quali il giorno e l’orario di viaggio.
Non si può ignorare il significativo impatto dei costi accessori, i quali continuano a essere una fonte di aggravio non indifferente per il consumatore. Dalla necessità di aggiungere bagagli a mano fino alla scelta di posti a sedere o servizi aggiuntivi come check-in prioritario e assicurazioni di viaggio, queste spese extra spesso provocano un innalzamento drasticamente alto delle tariffe base, fino a raggiungere incrementi del 443% secondo quanto riportato dalla società RimborsoAlvolo.
Il quadro del caro-voli evidenzia non soltanto disparità geografiche ma anche una questione di accessibilità economica che penalizza quello che dovrebbe essere un sereno ritorno alle proprie origini per le festività. Nonostante le numerose segnalazioni e le critiche formulate negli anni da parte dei consumatori e nonostante le promesse politiche, il fenomeno sembra ripetersi ogni anno con sempre minore speranza di risoluzione. Gabriele Melluso, presidente di Assoutenti, esprime un quadro desolante in cui la movimentazione verso il Sud durante le festività diventa un “salasso che svuota le tasche dei cittadini”.
Con questo panorama, il viaggio di Natale, inteso come momento di riconnessione e festa, rischia di trasformarsi in un lusso non alla portata di tutti, rinforzando la necessità di un rinnovato impegno per una revisione strutturale delle dinamiche dei trasporti su scala nazionale.