“Abbiamo tentato di attraversare il tempo raccontando il pregiudizio di genere con la chiave dell’ironia è un balsamo che permette alle relazioni umane di farsi pervadere dall’intelligenza senza messaggi verbosi o frasi scontate, l’unica precondizione necessaria a capire la vita e le sue contraddizioni affrontandola in maniera più aperta, senza aggrapparsi ai preconcetti”. Ad affermarlo è stato Neri Marcorè che, con una performance ad hoc, ha cantato a Milano, lunedì 24 novembre (Uni Ente italiano di Normazione, Via Sannio 2) , l’ingegno femminile in diverse forme, raccontando ironicamente la storia di antichi e nuovi stereotipi di genere nel corso di un’originale performance in grado di tenere insieme Artemisia Gentileschi, l’atleta Kathrine Switzer, Lise Meitner e il teatro-canzone di Giorgio Gaber con una suggestiva “macchina del tempo”. L’occasione dell’originale performance è stata la tappa conclusiva per il 2025 del road show promosso da UNI Ente Italiano di Normazione, volto a misurare il divario professionale tra uomini e donne nei territori della Penisola. Nell’appuntamento milanese è stata presentata in anteprima un’indagine volta a raccogliere le pratiche migliori adottate dalle imprese certificate nel nostro Paese in maniera tale da condividerle al fine di adottare modelli di convivenza più equi nel mondo del lavoro, facendole confluire in un Osservatorio nazionale.
dalla redazione
