Il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, nel corso del suo intervento al question time alla Camera, ha categoricamente escluso il rischio di definanziamento per i progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il Ministro ha sottolineato come i timori evocati dai rischi di progetti definanziati siano stati annullati grazie alla revisione del PNRR, che ha assicurato loro una solida copertura finanziaria.
Fitto ha precisato che nessun progetto è stato depotenziato, facendo riferimento all’articolo 1 dell’ultimo decreto legge PNRR, che prevede adeguata allocamento di fondi per tutti i progetti inizialmente pensati per essere spostati. Questo ha rassicurato gli interessati che non ci saranno esclusioni nel processo di finanziamento e che ogni iniziativa riceverà le risorse necessarie per la sua realizzazione.
Il ministro ha poi evidenziato l’intenzione del governo di controllare, attraverso una relazione semestrale alle Camere, le motivazioni che hanno portato alcuni progetti ad essere inseriti inopportunamente all’interno del PNRR e successivamente riadattati con la revisione. Questa verifica mira a garantire la corretta gestione dei fondi e assicurare che tutte le risorse siano destinate a iniziative di valore e impatto per il Paese.
Il supporto a questa linea di condotta è arrivato dal presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Antonio Decaro, che nei giorni scorsi ha manifestato soddisfazione per il decreto PNRR, raccogliendo positivamente l’accoglimento delle richieste da parte dei Comuni e la conferma che tutti i cantieri proseguiranno come previsto.
Le parole di Fitto, insieme alla dichiarazione di Decaro, hanno portato una ventata di ottimismo tra gli amministratori locali e i portatori di interesse coinvolti, suffragando l’idea che il percorso intrapreso per la ripresa economica del paese e la sua resilienza sia solido e lungimirante. La progettualità ampiamente finanziata grazie al PNRR rappresenta dunque una pietra miliare per il futuro dell’Italia, che ora guarda con rinnovata fiducia all’impiego di queste risorse europee fondamentali per una ripresa robusta e stabile.