L’industria dei crediti deteriorati, comunemente noti come Non-Performing Loans (NPL), si trova di fronte a una sfida sempre più complessa e delicata: quella di combinare efficacia economica con responsabilità sociale. Durante l’edizione 2024 dell’Npl Meeting a Cernobbio, Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis, ha aperto i lavori ponendo l’accento sulla necessità di incorporare la sostenibilità sociale nelle pratiche di gestione dei NPL.
Per anni, il settore ha operato sotto la pressione di massimizzare il recupero dei crediti inadempienti, spesso senza considerare l’impatto socio-economico sulle persone dietro i numeri. Tuttavia, la visione espressa da Fürstenberg Fassio segnala un cambiamento paradigmatico: la transizione verso il “social banking”, un approccio che pretende di equilibrare il recupero dei crediti con il rispetto e il sostegno ai debitori in difficoltà.
Il social banking non è un concetto nuovo, ma perché sia efficace nel contesto degli NPL richiede un’implementazione attenta e consapevole. Questo include l’adozione di piani di rimborso flessibili e personalizzati, che tengano conto delle capacità economiche del debitore, promuovendo al contempo la sua riconciliazione con il sistema finanziario. Fürstenberg Fassio insiste sul fatto che le banche e gli operatori del settore devono perseguire un modello di recupero che favorisca la re-inclusione finanziaria, anziché spingere i debitori ulteriormente nell’isolamento economico.
La svolta verso la sostenibilità sociale nel recupero dei crediti deteriorati potrebbe, se realizzata correttamente, rafforzare l’immagine e la reputazione delle istituzioni finanziarie, migliorando allo stesso tempo le relazioni con la clientela e con la società in senso più ampio. Di fatto, instaurare un dialogo costruttivo con i debitori permetterebbe di definire soluzioni su misura che facilitino il ritorno alla solvibilità senza compromettere la dignità e la stabilità finanziaria delle persone.
Questo approccio non è esclusivamente altruistico; è anche pragmatico. Un sistema che previene la marginalizzazione finanziaria dei debitori può contribuire a un contesto economico più stabile e prevedibile, con minori sofferenze bancarie e un circolo virtuoso di credito e fiducia. Durante il meeting, Fürstenberg Fassio ha enfatizzato come il rispetto reciproco e la sensibilità sociale possano trasformarsi in strategie profittevoli per le banche, riducendo il rischio di default e migliorando il tasso di recupero attraverso soluzioni amichevoli.
La discussione a Cernobbio riflette una crescente consapevolezza delle responsabilità sociali delle banche e degli operatori economici, in linea con le tendenze globali verso una maggiore etica aziendale e responsabilità sociale delle imprese. Tuttavia, la trasformazione dei principi in pratiche richiederà un impegno concreto e una strategica rielaborazione delle politiche di recupero crediti.
In conclusione, il messaggio di Fürstenberg Fassio è un invito a rielaborare i paradigmi tradizionali, orientando la industria degli NPL verso un futuro in cui efficienza economica e equità sociale non siano più viste come obiettivi contrapposti, ma come elementi di un unico obiettivo strategico e sostenibile. La strada è tracciata; spetterà ora agli operatori del settore, con il sostegno delle politiche pubbliche e della regolamentazione, percorrere questo cammino verso un sistema finanziario più inclusivo e responsabile.