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Nuove Frontiere nello Spazio: L’Italia e l’Accordo con SpaceX

In ECONOMIA
Gennaio 07, 2025

Negli ultimi anni, il panorama delle telecomunicazioni satellitari ha subito una rapida evoluzione, marcata non solo dall’avanzamento tecnologico ma anche da nuove dinamiche geopolitiche e collaborazioni internazionali. In questo contesto si inserisce la possibile intesa tra l’Italia e SpaceX, l’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk, per l’utilizzo del sistema Starlink, una rete di comunicazione satellitare che promette di rivoluzionare l’accesso a internet su scala globale.

La potenziale alleanza ha sollevato interrogativi riguardo la sua compatibilità con i progetti dell’Unione Europea, in particolare con Iris², la costellazione per l’internet satellitare dell’UE. Secondo un portavoce della Commissione Europea, intervistato dall’ANSA, non ci sarebbero ostacoli regolatori: l’Italia, in quanto membro dell’UE, ha il diritto di intraprendere iniziative sovrane a patto che queste non contravvengano agli accordi preesistenti.

La dichiarazione di autonomia da parte del portavoce europeo riecheggia nel contesto più ampio della sovranità tecnologica europea, un tema caldo che vede l’UE cercare di ridurre la dipendenza tecnologica dagli Stati Uniti e dalla Cina. Nonostante ciò, l’entusiasmo per un potenziale accordo con SpaceX è palpabile. Elon Musk stesso ha commentato positivamente su X, precedentemente noto come Twitter, evidenziando come l’accordo potrebbe servire da modello per altri paesi europei.

Matteo Salvini, vicepremier italiano, ha manifestato il suo sostegno per l’iniziativa, sottolineando le opportunità che una tale collaborazione potrebbe portare. Tuttavia, la situazione non è priva di criticità. In un clima di crescente protezionismo tecnologico, dove ogni movimento è scrutato, la scelta dell’Italia di avvalersi delle competenze di SpaceX potrebbe essere interpretata come una tacita sfiducia nei confronti del consorzio del lanciatore europeo Ariane6, di cui l’Italia è parte.

Andrea Stroppa, referente italiano per Elon Musk, ha chiarito su X alcune questioni tecniche e politiche che circondano il lanciatore europeo Ariane6, evidenziando come il progetto abbia avuto una partenza difficoltosa e sia caratterizzato da una bassa partecipazione decisionale italiana. Queste affermazioni gettano luce su una delle sfide più complesse per l’Europa: la necessità di un’industria aerospaziale competitiva e autonomamente gestita che possa tener testa ai giganti americani e russi.

In conclusione, l’eventuale accordo tra l’Italia e SpaceX non è solo un affare bilaterale, ma si pone come un nodo cruciale nelle strategie di geopolitica tecnologica europea. Promette di accelerare l’accesso a internet in aree finora marginalizzate e potrebbe rinvigorire il settore aerospaziale con nuove idee e tecnologie. Tuttavia, il cammino verso una piena autonomia tecnologica europea appare ancora irto di ostacoli e incertezze, soprattutto in un’era di crescente rivalità tecnologica internazionale.