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Papa Francesco all’Angelus: un Appello alla Pace e alla Solidarietà

In POLITICA
Dicembre 29, 2023
Nel giorno di Santo Stefano, il Pontefice affronta le sfide della guerra e la persecuzione dei cristiani, invitando alla preghiera e alla testimonianza del Vangelo.

Città del Vaticano – In occasione della festa di Santo Stefano, Papa Francesco ha rivolto un accorato messaggio ai fedeli raccolti in Piazza San Pietro per la tradizionale preghiera dell’Angelus. Con parole toccanti e un richiamo alla situazione attuale delle zone di conflitto, il Papa ha esortato il mondo intero a riflettere sul valore della pace e sul peso della persecuzione che ancora oggi affligge i cristiani in molte parti del mondo.

“All’intercessione del primo martire affido l’invocazione di pace dei popoli straziati dalla guerra”, ha dichiarato il Pontefice, facendo esplicito riferimento alla Siria, a Gaza e all’Ucraina, definita come “un deserto di morte”. Con chiarezza, Papa Francesco ha condannato le conseguenze della violenza bellica, invitando tutti a interrogarsi sull’attuale volontà di perseguire la pace.

La commemorazione di Santo Stefano, il primo martire della Chiesa e figura chiave nella conversione di San Paolo, è stata l’occasione per riflettere sulla persecuzione dei cristiani, un fenomeno tragico che non si è attenuato con il passare dei secoli. Il Papa ha onorato la memoria di coloro che hanno sofferto e perso la vita a causa della fede e ha riconosciuto l’eroismo silenzioso di chi vive quotidianamente il Vangelo in un mondo che spesso disconosce i suoi principi.

Papa Francesco ha sollecitato i fedeli a domandarsi se pregano per coloro che soffrono per la fede e se testimoniano il Vangelo con coerenza e fiducia, sottolineando la capacità del seme del bene di fruttificare nel tempo attraverso i sacrifici di molti.

Durante la preghiera dell’Angelus, Papa Francesco ha anche invitato i fedeli a osservare il presepe di Piazza San Pietro, ispirato a quello realizzato da San Francesco a Greccio 800 anni fa. Egli ha sottolineato come lo stupore rappresentato nelle statue debba trasformarsi in adorazione, enfatizzando il senso dello stupore che dovrebbe scaturire dalla nascita di Cristo.

Concludendo il suo messaggio, il Papa ha rinnovato i suoi auguri di pace ai fedeli, sottolineando l’importanza del Natale del Signore come sorgente di bene per il mondo intero. Ha inoltre espresso la sua gratitudine per i messaggi augurali e per le preghiere ricevute, ribadendo la necessità di continuare a pregare per il Papa e per la missione della Chiesa nel mondo.

Il messaggio di Papa Francesco, pronunciato nel giorno in cui la Chiesa ricorda il primo martire, diventa un potente promemoria della costante necessità di operare per la pace e la giustizia, mantenendo vive nel cuore le parole del Vangelo e la speranza di un mondo più fraterno.

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Redazione