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Piazza Affari chiude in lieve rialzo, Ftse Mib ai massimi dall’ottobre 2008

In ECONOMIA
Marzo 21, 2024

La sessione di contrattazione di Piazza Affari si è conclusa con un modesto incremento dello 0,1%, posizionando la borsa milanese in coda rispetto ai rialzi più significativi registrati presso le altre piazze borsistiche europee. I mercati del Vecchio Continente hanno manifestato ottimismo, ispirati dalla prospettiva di un cambio di rotta nella politica monetaria a livello globale. Il Ftse Mib, l’indice principale di Milano, ha raggiunto la quota di 34.327 punti, toccando i massimi dal lontano ottobre 2008.

Il settore del risparmio gestito è stato particolarmente brillante, con Fineco in prima fila, che ha visto i suoi titoli salire dell’1,9%, seguito da Azimut con un incremento dell’1,5%. Interpump ha evidenziato una crescita dell’1,7%, mentre Stmicroelectronics (Stm) e Iveco hanno registrato rispettivamente un rialzo dell’1,5% e dell’1,2%. Anche Recordati ha mostrato performance positive, con un aumento dell’1%. Stimolante è stato il risultato di Stellantis, con un +1%, grazie ai dati incoraggianti sulle immatricolazioni.

A fronteggiare questo quadro positivo ci sono state alcune ombre sul parterre di Piazza Affari. Nexi, in particolare, ha sofferto un duro colpo, con un decremento marcato del 4,9%, dovuto alla vendita della quota detenuta da Gic, il fondo sovrano di Singapore. Pesanti sono state anche le sorti di Telecom Italia (Tim), che ha registrato un calo del 4% a causa dell’intensificarsi delle attività di short selling sul titolo. Alcune difficoltà si sono riscontrate pure tra le aziende operanti nel settore healthcare e energetico, come evidenziato dal calo di Diasorin del 3%, di Terna del 2,6% e delle retrocessioni di Erg e Saipem, entrambi scese dell’1,8%.

Nel complesso, la giornata si è dimostrata favorevole per gli investitori impegnati nel settore del risparmio gestito e per gli azionisti delle società che hanno ottenuto buoni risultati nelle vendite, mentre coloro che hanno investito in aziende legate ai servizi finanziari, alle telecomunicazioni e all’energia hanno dovuto affrontare dei contraccolpi. In questa costellazione dinamica di rialzi e ribassi, il mercato finanziario italiano continua a mostrare una generale tenacità e la capacità di toccare livelli che non si vedevano da oltre un decennio.