
La sessione di scambio a Piazza Affari si svolge sotto il segno della debolezza, con l’indice Ftse Mib che dopo più di tre ore di contrattazioni perde lo 0,4%, assestandosi a 30.323 punti. Nonostante un iniziale tentativo di rimonta, la borsa milanese fa i conti con un contesto di incertezza, accentuato da un aumento del differenziale tra i tassi dei titoli di stato italiani (Btp) e quelli tedeschi (Bund) che tocca i 169,5 punti base.
Il mercato energetico è stato particolarmente colpito: il greggio Wti ha subito un ribasso del 2,93% scendendo a 71,64 dollari al barile seguito da un inaspettato annuncio dell’Arabia Saudita su una riduzione dei prezzi. Ancora più marcato il calo del gas naturale, che perde il 7,25% attestandosi a 32,04 euro al MWh, nonostante l’Europa disponga di una quantità rassicurante di scorte, che raggiunge l’84% per un totale di 967 TWh.
La variazione dei prezzi energetici ha influito negativamente su alcune delle principali aziende del settore. Saipem registra un calo del 2,49% e Eni del 2,46%, risultati che rispecchiano la pressione sui prezzi del petrolio e del gas nonché l’atteggiamento prudente suggerito dagli analisti di Jefferies e Morgan Stanley. Anche Tenaris risente di tale situazione, con una diminuzione dello 0,74%, ulteriormente aggravata dal cedimento nei prezzi dell’acciaio che registra a sua volta una svalutazione dell’1,25%.
In un quadro generale di incertezza, si distingue invece la performance positiva di Amplifon, che guadagna il 3,04%. Il titolo beneficia del giudizio positivo di Morgan Stanley che ha conferito un rating di ‘overweight’ e ha incrementato il prezzo obiettivo fino a 35 euro, offrendo una ventata di ottimismo ampiamente accolta dagli investitori.
Vi sono poi segnali di recupero in altri settori: Mps, Fineco e Mediolanum mostrano incrementi rispettivamente dell’1,6%, dell’1,22% e dell’1,05%, con Mediolanum che beneficia anche della pubblicazione dei dati sulla raccolta di dicembre. Italgas inoltre registra un incremento dello 0,88% in seguito alla raccomandazione di ‘outperform’ da Bnp Exane.
Nel comparto bancario si evidenziano investimenti mirati con Bper che guadagna lo 0,73%, Unicredit si muove più cautamente con uno 0,39%, e Banco Bpm lievemente positivo con uno 0,19%, mentre Intesa presenta una flessione dello 0,07%. Allo stesso modo, altre aziende come Tim, Stm, Erg, Campari e Prysmian mostrano una performance in calo.
La seduta di Piazza Affari riflette quindi le sfide ingenti che persistono nell’ambito economico globale, con i settori dell’energia e delle materie prime che affrontano l’impatto diretto delle fluttuazioni dei prezzi. Allo stesso tempo, alcuni player mostrano resilienza e opportunità di crescita, segnalando la capacità di alcune aziende di navigare con successo anche in mari agitati.