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Piazza Affari Saluta il Nuovo Anno con un Robusto +1,1%

In ECONOMIA
Gennaio 02, 2024
Il Ftse Mib Vola Oltre i 30.600 Punti Grazie a Banche e Petroliferi, mentre Tim Brilla per il Futuro della Rete

MILANO – Il suono delle campane che segna la mezzanotte di Capodanno sembra non essersi ancora spento sui mercati finanziari di Milano. La Borsa di Milano ha inaugurato l’apertura del 2023 con un marcato incremento del +1,1%, una partenza che sembra riecheggiare l’euforia degli ultimi dodici mesi, durante i quali il listino milanese ha collezionato una serie di successi degna di nota.

Con un balzo significativo che ha spinto l’indice Ftse Mib oltre la soglia dei 30.600 punti, i riflettori si sono puntati principalmente sulle performance alquanto energiche del settore bancario e delle compagnie petrolifere, che hanno cavalcato l’onda positiva generata dal recente rialzo del prezzo del greggio sui mercati internazionali.

Tra i grandi protagonisti della giornata, fiere punte di diamante come Saipem hanno visto un apprezzamento che ha sfiorato il 3%, seguita a ruota da uno scintillante +2% per la banca Mps. Non da meno, altri nomi illustri del panorama finanziario italiano, come Eni, con un solido +1,9%, e le banche Bper, Banco Bpm e Unicredit con rialzi vicini all’1,8%.

Il clima di ottimismo sembra aver investito numerosi settori, con incrementi consistenti anche per aziende di calibro internazionale come Leonardo, che ha registrato un +1,9%, Prysmian con un +1,7% e Unipol seguendo il passo con un analogo incremento. Queste crescite testimoniano la fiducia degli investitori verso una delle economie più vivaci dell’Europa meridionale, in una danza dei numeri che segna un avvio promettente per l’anno finanziario.

Mentre la maggior parte dei titoli hanno goduto di un avvio brillante, alcune aziende hanno mostrato una minor propensione al balzo. In questa categoria rientra il lusso di Brunello Cucinelli, che ha registrato una leggera contrazione dello 0,1%, e il noto gruppo Campari, che tuttavia si mantiene a galla con un modesto +0,2%.

Un caso a parte merita Telecom Italia (TIM), che, con un +1,3%, riagguanta la soglia degli 0,3 euro per azione. Questa crescita è alimentata dagli ottimi presagi riguardo al futuro assetto della gestione rete dell’azienda, un fattore chiave che potrebbe rivelarsi decisivo per il suo percorso di riforma e modernizzazione attualmente in corso.

Il quadro generale che emerge dall’inizio del 2023 è quello di una Piazza Affari che sembra non volersi fermare, forte di un’energia rinvigorita che potrebbe rivelarsi il trampolino di lancio per un altro anno di soddisfazioni. Resta da vedere se questo sprint iniziale saprà trasformarsi in una maratona di successi costanti, ma una cosa è certa: l’anno borsistico inizia sotto ottimi auspici, con l’incoraggiante promessa di nuove vette da conquistare.

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Redazione