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PizzAutoBus, la Rivoluzione Sostenibile e Sociale dei Food Truck

In ECONOMIA
Luglio 09, 2024

Il panorama culinario e sociale italiano sta per accogliere una novità che unisce gusto e inclusione: i PizzAutoBus. Questo ambizioso progetto, lanciato a Milano con una cerimonia in Piazza Tre Torri, mira a far circolare 30 food trucks entro il 2028. Questi veicoli, tuttavia, non sono semplici camion della pizza, ma un mezzo di integrazione lavorativa e sociale per i giovani autistici.

Ideato dall’organizzazione PizzAut, già nota per le sue iniziative di inclusione, il progetto PizzAutoBus è stato realizzato con il contributo strategico e pro-bono di PwC Italia. Il team di PwC Strategy& ha approfonditamente analizzato il mercato benchmarking e i principali attori, fornendo anche supporto legale e una dettagliata stima di costi e ricavi per il network dei truck.

La strategia di PizzAut è chiara e misurabile: ogni truck genererà 5 posti di lavoro per persone con disturbo dello spettro autistico, con l’obiettivo di impiegare 120 giovani entro il 2028, e prevede una crescita esponenziale con l’arrivo di oltre 100 PizzAutoBus e 500 assunzioni nel lungo periodo, estendendo l’iniziativa su tutto il territorio nazionale entro il 2034.

Nico Acampora, fondatore di PizzAut, durante la presentazione ha sottolineato l’importanza di espandere il messaggio dell’inclusione attraverso un progetto che combina l’innovazione imprenditoriale con l’impegno sociale. “Ci auguriamo che sempre più aziende e istituzioni si uniscano a noi per estendere questo messaggio in ogni angolo d’Italia”, ha dichiarato Acampora.

Il sostegno non manca nemmeno dal mondo dello spettacolo: Stefano Belisari, meglio conosciuto come Elio, che ha espresso entusiasmo per l’ideazione dei PizzAutoBus, vede nell’iniziativa non solo un’opportunità di lavoro, ma un movimento culturale che può stimolare iniziative simili in tutta Italia. “L’idea dei veicoli, che ho immediatamente sostenuto, si propone come un aiuto concreto a molteplici associazioni sul territorio nazionale,” ha aggiunto Elio, notando il potenziale di PizzAut di funzionare come catalizzatore per ulteriori sviluppi.

Questo progetto rappresenta un modello di business sociale dinamico e sostenibile che sfrutta il cibo, universalmente riconosciuto come elemento di condivisione e gioia, per fare della pizza non solo un piatto da gustare ma anche uno strumento di inclusione sociale e professionale.

L’impatto di PizzAutoBus si estende oltre i benefici immediati per gli individui coinvolti, proponendo un esempio tangibile di come l’imprenditorialità può andare di pari passo con l’impegno sociale, evidenziando l’importanza di nuove forme di lavoro inclusive, particolarmente in settori, come quello culinario, in grado di attrarre un pubblico vasto e diversificato.

In un mondo in rapido cambiamento, iniziative come PizzAutoBus dimostrano che è possibile innovare, includere e prosperare. La sfida per il futuro sarà quella di garantire la replicabilità e la sostenibilità del modello su scala nazionale, facendo leva su partecipazioni istituzionali e imprenditoriali più ampie, in modo che l’inclusione possa essere una ricetta di successo non solo per la pizza, ma per l’intera società italiana.