
Le discussioni parlamentari su uno dei progetti infrastrutturali più controversi e dibattuti d’Italia riprendono con nuove e inquietanti rivelazioni. Stando a quanto affermato da Angelo Bonelli, leader di Avs, nel corso del question time con il ministro dei Trasporti Salvini, il progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina presenterebbe gravi lacune nelle valutazioni preliminari relative alla sicurezza, con l’assenso di un passaggio essenziale: le prove sismiche e quelle per la resistenza al vento.
Durante l’interrogazione parlamentare, Bonelli ha citato parti specifiche della Relazione tecnico-scientifica riguardante l’opera, sottolineando come a pagina 47 venga evidenziata l’omissione delle prove del vento da parte del Comitato scientifico. A quanto pare, il Consorzio Eurolink avrebbe trascurato di condurre tali test al fine di non incorrere in ritardi sul cronoprogramma. In aggiunta, alla pagina 14 del documento si menziona la mancanza di studi approfonditi concernenti la zonizzazione microsismica, un aspetto crucialmente rilevante considerando che la zona dello Stretto figura tra le aree a più alto rischio sismico nel territorio italiano.
Tali mancanze, evidenziate nel corso dell’interrogazione parlamentare, sollevano preoccupazioni significative per quanto riguarda la sicurezza di un’infrastruttura che dovrebbe resistere a condizioni estreme e proteggere la vita delle persone che la percorreranno. Il fascicolo sul Ponte sullo Stretto è stato un argomento costantemente fonte di dibattiti per le sue delicate implicazioni economiche, ingegneristiche, ambientali e sociali, e l’assenza di prove basilari per testare la sua resilienza sembra aggiungere una ulteriore serie di questioni all’ormai lunga lista di interrogativi.
Confrontato con tali accuse, la risposta da parte dei responsabili del progetto e del Ministro dei Trasporti è attesa con impazienza sia dall’opinione pubblica che dai rappresentanti politici, molteplici dei quali hanno già espresso contrario sullo sviluppo del progetto senza un’adeguata valutazione delle implicazioni sulla sicurezza e senza una completa trasparenza. Il dibattito in corso alla Camera potrebbe determinare nuovi sviluppi e, forse, indurre ad una revisione del progetto alla luce di tali significative omissioni. Nel frattempo, cittadini e esperti restano in attesa di risposte concrete e rassicuranti sulla fattibilità e sulla affidabilità di una delle più ambiziose infrastrutture progettate nel nostro Paese.