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Ponte sullo Stretto di Messina: tra studi geologici e controversie

In ECONOMIA
Gennaio 22, 2025

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è nuovamente al centro dell’arena pubblica, tra conferme tecniche e dubbi sollevati da opposizioni. Luca Ciriani, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha recentemente ribadito alla Camera dei Deputati che “la geologia dello Stretto di Messina è stata esaminata con minuziosa attenzione, mappando e monitorando tutte le faglie esistenti, incluse quelle sul versante calabro”.

Questa affermazione è avvenuta in risposta a un’interrogazione presentata dal deputato Angelo Bonelli di Europa Verde, che sollevava preoccupazioni circa l’integrazione e la validazione tecnica del progetto da parte di tutti gli organismi competenti. In particolare, Bonelli ha contestato l’attendibilità delle affermazioni ministeriali, facendo riferimento a documenti che indicherebbero la presenza di uno dei pilastri del ponte proprio su una faglia attiva, contrariamente alle rassicurazioni governative.

I lavori preparatori hanno visto uno studio approfondito della sismicità dell’area, con l’intento di evitare qualsiasi costruzione nelle vicinanze di faglie attive, gran parte di questo impegno si riflette nella progettazione che mira a garantire la sicurezza anche in condizioni di eventi sismici significativi. Ciriani ha inoltre sottolineato che il progetto definitivo presentato include soluzioni avanzate per gestire le interazioni tra la struttura del ponte e il substrato geologico.

Sul versante ambientale, il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha aggiunto che la documentazione relativa alle valutazioni di impatto ambientale è stata recentemente aggiornata e attualmente è sotto esame da parte della Commissione Tecnica. Questa procedura si inquadra nella necessità di rispondere ai criteri imposti dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea, dimostrando un impegno verso la preservazione della biodiversità e la tutela dell’ecosistema dello Stretto.

Nonostante i chiarimenti e gli approfondimenti tecnici forniti, il dibattito all’interno del panorama politico italiano rimane acceso. Le opposizioni, rappresentate principalmente dalla voce di Bonelli, insistono sulla necessità di ulteriori verifiche e garanzie, preoccupate che gli studi non abbiano adeguatamente considerato la complessa realtà geologica e sismica dell’area. Al contempo, la Società Stretto di Messina S.p.A. continua a lavorare seguendo le direttive ricevute e le raccomandazioni tecniche, in un contesto di continua attenzione alla sicurezza e all’ambiente.

Il Ponte sullo Stretto di Messina rappresenta non solo un’opera ingegneristica di grande envergadura ma anche un simbolo di connessione infrastrutturale tra il nord e il sud Italia. Con il progressivo avanzare del progetto, sarà essenziale mantenere un dialogo aperto e costruttivo, fondato su una documentazione trasparente e su un impegno continuo verso la sicurezza e la sostenibilità ambientale. La collaborazione tra esperti, autorità e cittadinanza sarà determinante per trasformare il Ponte sullo Stretto di Messina in un esempio di ingegneria attenta e rispettosa del contesto in cui si inserisce.