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Riforme e Incentivi: La Nuova Proposta per Contrastare la Crisi degli Affitti in Italia

In ECONOMIA
Settembre 04, 2024

In un panorama immobiliare italiano segnato da un crescente bisogno di alloggi accessibili, emerge una proposta rilevante dall’ultima nota stampa di Confedilizia. Giorgio Spaziani Testa, presidente dell’associazione, pone l’accento sulla necessità di rendere più attraente e sicuro il mercato degli affitti per i proprietari di immobili. Le misure suggerite mirano a incentivare l’offerta di case in locazione e a garantire una maggiore sicurezza per i locatari.

La Proposta Confedilizia: Semplicità e Sicurezza

La proposta di Confedilizia si articola principalmente su due fronti. Il primo prevede significative agevolazioni fiscali: tra queste, l’eliminazione dell’IMU per le abitazioni locare rappresenta un incentivo notevole. In parallelo, si propone un’estensione della cedolare secca al 10%, un regime fiscale già sperimentato con successo in determinate aree geografiche, e ora suggerito come standard nazionale. Queste misure fiscali hanno il potenziale di ridurre il carico tributario per i proprietari, stimolando l’immissione sul mercato di un maggior numero di abitazioni locabili.

Il secondo asse di intervento riguarda la velocizzazione dei processi legali per il recupero degli immobili. La modifica delle procedure esecutive potrebbe ridurre significativamente i tempi necessari per i proprietari a rientrare in possesso dei propri beni, affrontando uno dei maggiori deterrenti alla locazione degli immobili.

Il Supporto alla Rigenerazione Urbana

A sostegno delle proposte immediate, Spaziani Testa evidenzia l’importanza della rigenerazione urbana, concetto sostenuto anche da Emanuele Orsini, presidente di Confindustria. La visione di medio-lungo termine si orienta verso la trasformazione e il rinnovamento delle aree urbane degradate, un processo che non solo migliorerebbe l’estetica delle città, ma proporrebbe nuove soluzioni abitative a prezzi moderati.

Interventi Strutturali Come Complemeto delle Politiche Abitative

Integrando le misure fiscali e legali, Confedilizia suggerisce anche l’intervento sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica. L’ampio patrimonio di immobili non disponibili, che sale a oltre centomila appartamenti, rappresenta un’opportunità non ancora completamente esplorata per mitigare la crisi abitativa. La proposta include anche una gestione più severa degli alloggi assegnati e la riqualificazione di edifici pubblici attualmente in disuso.

Implicazioni e Sfide della Proposta

Le proposte di Confedilizia, finalizzate a stimolare l’offerta di immobili in locazione e a creare un ambiente più sicuro e vantaggioso per i proprietari, possono effettivamente contribuire a una riduzione dei prezzi degli affitti, rendendo le abitazioni più accessibili per vasti segmenti della popolazione. Tuttavia, l’attuazione di queste misure richiede un’impegno concreto da parte del governo e la collaborazione tra vari enti e settori per garantire la loro efficacia e sostenibilità nel tempo.

Il dialogo costruttivo tra le associazioni di categoria, il settore privato e le istituzioni può fungere da catalizzatore per il cambiamento, portando a una serie di riforme capaci di rivitalizzare il mercato degli affitti in Italia. Nel mentre, la società civile osserva, speranzosa che tali cambiamenti portino a una gestione più equa e equilibrata del diritto all’abitazione nel paese.