
In un contesto economico nazionale sempre più attento alla necessità di semplificazione fiscale e alla risoluzione delle pendenze tributarie accumulate, Maurizio Leo, viceministro all’Economia, durante la recente edizione di Telefisco organizzata dal Sole 24 Ore, ha offerto una panoramica sui passi avanti effettuati dal governo in termini di gestione e revisione dasse fiscali. La questione al centro della discussione è la gestione del cosiddetto “magazzino”, ovvero l’ammontare totale delle cartelle esattoriali non ancora risolte, che ad oggi ammonta a cifre preoccupantemente elevate.
Al termine di gennaio, si prospetta un’ulteriore crescita del magazzino della riscossione, che già raggiunge i 1.275 miliardi di euro. Di fronte a tale scenario, Leo ha enfatizzato la necessità di una “operazione verità”, un’iniziativa volta a fare chiarezza sulla situazione attuale e a delineare strategie efficaci per un trattamento ottimale delle pendenze. A tal fine, è stata istituita una commissione con il compito di analizzare dettagliatamente il magazzino, decidere quali debiti possano essere definitivamente archiviati, quali richiedano una gestione diversificata e quali possano essere inclusi in eventuali nuovi processi di rottamazione.
Il viceministro ha inoltre sottolineato come la revisione della riscossione sia un pilastro fondamentale della riforma fiscale in atto, precisando che dal 2025 sarà adottato un regime di gestione temporizzato delle cartelle: se entro cinque anni la riscossione non è stata realizzata, il debito dovrà essere restituito all’ente impositore. Questo cambiamento significa una maggiore pressione affinché le procedure siano effettuate in modo più spedito e più strutturato, allo scopo di evitare accumuli futuri.
La modifica di come i debiti vengano gestiti comprende anche una nuova politica di rateizzazione. Dai correnti 72 mesi, si passerà a 84 mesi per gli anni ’25 e ’26, e successivamente fino a un massimo di 120 rate, facilitando così i contribuenti nel risanamento dei propri debiti fino a un tetto di 120mila euro.
Queste misure, pur essendo promettenti, portano con sé notevoli sfide. La principale è quella di garantire l’efficacia della commissione incaricata di analizzare il magazzino della riscossione, essenziale per una corretta valutazione del carico fiscale accumulato e per la definizione delle strategie di abbattimento dello stesso. L’efficacia di tali politiche, nel medio e lungo termine, sarà cruciale per migliorare la situazione fiscale del paese, ottimizzare la riscossione tributaria e alleggerire il carico sui contribuenti, incoraggiando così una maggiore conformità fiscale.
L’approccio di Leo apre quindi una serie di interrogativi sulla capacità del sistema fiscale italiano di rinnovarsi e adeguarsi alle necessità attuali, ponendo le basi per un dibattito che sarà sicuramente al centro delle future discussioni economiche e politiche del paese.