Con l’avvento della nuova legge di bilancio, il panorama degli incentivi fiscali legati al mondo dell’edilizia residenziale e delle ristrutturazioni casa subisce significative modifiche. Dal 2025, testimone di un’evoluzione legislativa attenta alla sostenibilità e all’efficienza energetica, assistiamo a un cambio di rotta che si manifesta con una serie di conferme ma anche notevoli tagli alle agevolazioni già esistenti.
Efficienza Energetica e Ecobonus: Una Riscrittura Strategica
Il 2025 segna una svolta nell’applicazione dell’Ecobonus, incentivo al fulcro dell’efficienza energetica domestica. Se precedentemente la detrazione Irpef o Ires raggiungeva il 65% o persino l’85% per specifici interventi su immobili condominiali, ora il tasso benefico si riduce drasticamente. Precisamente, scenderemo a una detrazione del 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili nel 2025, con un ulteriore decremento nei due anni successivi, stabilendosi al 36% e 30% rispettivamente. Questa modificazione abbraccia tutti i tipi di interventi ammissibili sotto l’ecobonus, anche quelli che originariamente offrivano percentuali superiori.
Dalla Detrazione al Divieto: Le Caldaie a Gas
Una delle novità più significative riguarda l’esclusione totale delle caldaie a gas dai benefici dell’ecobonus. In passato, la sostituzione di tali impianti con modelli alimentati a combustibili fossili poteva beneficiare di detrazioni fino al 65%. Il nuovo quadro normativo sottolinea una netta presa di distanza dai sistemi meno sostenibili a favore di alternative più ecocompatibili.
Il Bonus Ristrutturazioni e il Ribasso delle Aliquote
Parallelamente all’ecobonus, anche il bonus ristrutturazioni segue un trend simile. Precedentemente calcolato al 50% per la prima casa con un limite di spesa di 96.000 euro, il 2025 imporrà una riduzione per gli immobili secondari, i quali vedranno un calo dell’aliquota al 36% con un tetto di spesa dimezzato a 48.000 euro. Come per l’ecobonus, anche qui le percentuali subiranno un’ulteriore diminuzione nei successivi anni.
Sismabonus: Una Detrazione Ridimensionata
Il Sismabonus subisce anch’esso un decremento, da una generosa detrazione del 85% a un più moderato 50% sulla prima casa e 36% sugli altri immobili. Questa riduzione si inserisce in un contesto più ampio di ricalibrazione delle politiche fiscali immobiliari, orientate verso una maggior prudenza economica.
Bonus Mobili ed Elettrodomestici: Incentivi al Consumo Responsabile
Nel quadro delle detrazioni, resiste il Bonus Mobili ed Elettrodomestici. L’incentivo conferma la detrazione del 50% sui costi per arredi e grandi elettrodomestici correlati a ristrutturazioni, con un limite di 5.000 euro. Si aggiunge un impulso all’acquisto di elettrodomestici made in Europe di classe energetica B o superiore, con un contributo del 30% fino a 100 euro, raddoppiato per famiglie sotto una certa soglia ISEE.
La Lenta Eclissi del Superbonus
Il contestatissimo Superbonus inizia la sua fase di esaurimento. Se per il 2025 è prevista una riduzione al 65%, questa sarà applicabile solamente a interventi già programmati con regolare documentazione entro il 15 ottobre 2024. Un segno chiaro di un’incentivazione che, seppur efficace, necessita di un riadattamento alle attuali condizioni economiche.
Queste modifiche legislative non solo delineano un nuovo scenario per chi intende investire in ristrutturazioni e miglioramenti efficienza energetica della propria abitazione ma sottolineano anche un più ampio sforzo nazionale verso la sostenibilità ambientale. L’impatto di tali cambiamenti sarà decisivo per le dinamiche del mercato immobiliare e per il comportamento economico dei cittadini, chiamati a navigare tra incentivi rivisitati e nuove opportunità di risparmio energetico ed economico.