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Rivoluzione nel Settore Nucleare: Newcleo e la Visione Slovacca

In ECONOMIA
Gennaio 15, 2025

In una significativa svolta per l’energia nucleare europea, la compagnia multinazionale Newcleo, con radici italiane e base operativa a Torino, ha firmato importanti accordi con entità slovacche per l’edificazione di quattro reattori nucleari di ultima generazione in Slovacchia. L’annuncio arriva direttamente da un comunicato ufficiale della società, segnando un fondamentale passo avanti nel panorama dell’energia pulita e avanzata.

Il primo accordo prevede la collaborazione con Javys, azienda statale slovacca, per la creazione di una joint venture finalizzata alla costruzione di fino a quattro reattori raffreddati a piombo (Lead-Cooled Fast Reactors, LFR) da 200 megawatt ciascuno. Questi impianti sorgeranno nel sito già esistente di Javys a Bohunice, con un investimento complessivo previsto di 3,2 miliardi di euro. Questa partnership non solo sottolinea l’implementazione di tecnologie all’avanguardia ma rafforza anche la collaborazione industriale italo-slovacca nel settore dell’alta tecnologia.

Parallelamente, il secondo accordo è stato stipulato con Vuje, un leader slovacco nell’ingegneria nucleare, con l’obiettivo di stabilire un solido quadro di cooperazione tecnica e commerciale. Questo permetterà a Newcleo di spingere sull’acceleratore dello sviluppo e dell’implementazione dei LFR principalemente sul suolo slovacco.

Ciò che rende questi reattori di quarta generazione particolarmente rivoluzionari è la loro capacità di utilizzare il combustibile esausto proveniente da reattori tradizionali. Questa caratteristica non solo promette una gestione più efficace delle scorie nucleari, ma prospetta anche una strategia più sostenibile per il riciclo delle risorse energetiche.

La cerimonia di firma dei due accordi ha avuto luogo a Roma, in occasione della visita ufficiale in Italia del Presidente della Repubblica Slovacca, Peter Pellegrini, e del Ministro dell’Economia slovacco, Denisa Saková. Presente all’evento anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, testimoniando l’importanza di questo accordo non solo per i due Paesi direttamente coinvolti ma per l’intera Unione Europea.

L’alleanza italo-slovacca non solo rafforza i legami tra i due Paesi ma spiana la strada a una maggiore indipendenza energetica in Europa, un continente che sta cercando attivamente vie per ridurre la propria dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e geopoliticamente complesse.

Questi sviluppi promettono di posizionare la Slovacchia, con il supporto tecnologico italiano, all’avanguardia nella tecnologia nucleare mondiale, configurandosi come un esempio stimolante di come la collaborazione internazionale possa favorire progressi significativi in campi cruciali per il futuro del nostro pianeta.

In conclusione, gli accordi rappresentano un mix bilanciato tra innovazione tecnologica, responsabilità ambientale e sviluppo economico, elementi chiave per una politica energetica del futuro orientata alla sostenibilità e all’autosufficienza. Con questi passi, Italia e Slovacchia si proiettano come leader nel campo dell’energia nucleare di nuova generazione, tracciando un percorso che altri paesi potrebbero ben presto decidere di seguire.