“Servono controlli adeguati sugli appalti del Pnrr. Anche noi vogliamo velocità e semplificazione, ma con modi e forme che non vadano a scapito di legalità e prevenzione della corruzione. La Commissione europea pone particolare attenzione su quanto stiamo facendo, e si aspetta che l’Italia spenda bene quei soldi”, continua il Presidente di Anac: “Siamo migliorati nelle classifiche internazionali, ma non basta. In un anno l’Italia ha scalato dieci posizioni nella graduatoria di Transparency International: secondo i dati dell’indice della percezione della corruzione 2021 siamo al 42° posto su una classifica di 180 paesi. L’anno precedente l’Italia occupava il 52° posto. L’andamento è positivo dal 2012: in dieci anni abbiamo guadagnato 14 punti. La media dei paesi dell’Europa occidentale è però di 66 punti: abbiamo quindi ancora parecchia strada da fare e non possiamo permetterci passi falsi. Dal sistema di misurazione oggettiva dei rischi di corruzione, messo a punto da Anac, emerge comunque che il fenomeno è ancora alto nel nostro Paese. Guai a smobilitare la lotta alla corruzione”, sottolinea Busia.
Roma, giornata internazionale contro la corruzione. Busia: “Guai a smobilitare la lotta alla corruzione”.
di Marco Iandolo –
L’Italia ha già ricevuto 67 miliardi dalla Ue in erogazioni per il Pnrr, e ne riceverà altri 53 miliardi entro la fine del 2023, se rispetteremo tutti i parametri. Sono cifre enormi, che ingolosiscono la malavita, anche organizzata. Il rischio di corruzione e di infiltrazioni criminose in Italia diventa per questo più elevato. Dobbiamo quindi intensificare la lotta alla corruzione”. Giuseppe Busia, Presidente di Anac, lancia l’allarme in occasione della Giornata Internazionale contro la Corruzione, che si celebra in tutto il mondo il 9 dicembre.