Nel complesso quadro delle alleanze tra compagnie aeree europee, un nuovo capitolo di incertezza si è aperto con l’inaspettata interruzione delle negoziazioni tra ITA Airways e Lufthansa. Contrariamente alle attese, il dossier conclusivo dell’accordo Ita-Lufthansa non è stato recapitato alla Commissione Europea, secondo quanto rivelato da fonti vicine al processo. Previsto per finalizzare la fusione e ricevere l’ultimo sigillo di approvazione dall’UE, il documento ha subito uno stop improvviso, dato che mancava l’essenziale firma del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano (Mef).
Questo intoppo nella catena di approvazioni si somma a una richiesta di Lufthansa che ha sorpreso gli osservatori e complicato ulteriormente la situazione. La compagnia aerea tedesca ha infatti sollecitato uno sconto sul prezzo già pattuito per l’acquisizione del 41% di Ita Airways, giustificando la sua posizione con il peso degli investimenti supplementari sostenuti nell’anno successivo all’accordo iniziale del 2023. Questo sviluppo ha portato il Mef a valutare come inopportuna la nuova richiesta, considerando in primo luogo l’accordo sugli investimenti, pienamente condiviso e approvato da entrambe le parti.
L’interruzione del flusso documentale verso Bruxelles è stata commentata in termini oltremodo cauti dalla Commissione Europea, il cui portavoce ha evidenziato come l’UE rimanga in attesa del pacchetto di documenti per procedere con l’analisi dell’accordo. Tuttavia, la mancanza di chiarezza in queste fasi cruciali è motivo di preoccupazione, tanto per gli stakeholders quanto per i passeggeri che dipendono dai servizi di queste grandi compagnie aeree.
La controversia ha visto Lufthansa ribadire il proprio impegno nell’accordo del 2023 con il Mef, ma al contempo sollevare questioni sulla valutazione della cifra finale dovuta dopo il primo aumento di capitale dedicato al vettore tedesco. Stando a notizie veicolate da fonti giornalistiche, si parla di una revisione al ribasso che non è stata accettata da parte italiana.
Questa situazione non solo mette in luce le difficoltà intrinseche nelle grandi manovre corporative transfrontaliere ma solleva anche interrogativi più ampi sui criteri di valutazione degli investimenti e sulle dinamiche dei mercati finanziari in transizioni di tale portata. ITA, recentemente rinata dalle ceneri di Alitalia, e Lufthansa, un gigante dell’aviazione con ampie ambizioni espansive, si trovano ora in un limbo negoziale che potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro del trasporto aereo europeo.
Questo episodio serve quindi come ulteriore dimostrazione di come le alleanze strategiche, specialmente in settori così vitali come quello dell’aviation, siano sempre più soggette a dinamiche complesse e a volte imprevedibili, che richiedono un equilibrio attento tra gli interessi economici e le politiche aziendali. Gli sviluppi futuri saranno decisivi per definire il panorama del trasporto aereo in Europa e l’impatto di queste grandi entità aziendali sulle economie nazionali.