Lunedì 25 novembre 2024 si discuterà al Consiglio dei Ministri e mi auguro venga approvato, un decreto che, tra l’altro, introduce sanzioni contro i giudici di parte. Per questo aspetto la norma prevede che se un magistrato esprime dei commenti su una legge del governo, deve astenersi dal trattare casi inerenti quell’argomento, pena sanzioni disciplinari da erogare dal CSM. Una norma così semplice ed ovvia ma che scatenerà una lotta senza quartiere da parte della cooperativa dei privilegiati impuniti. I magistrati di recente sono stati sordi ai richiami del Presidente Mattarella, che tra l’altro presiede anche il CSM, laddove aveva esternato che i magistrati non solo non devono essere di parte ma anche non apparire tale. Per carità, i soliti estremisti che manipolano le leggi a loro uso e consumo hanno ribadito che non accettano bavagli, che possono dire ciò che vogliono contro il governo o un partito politico che avversano e che il fine ultimo del loro impegno non è quello di applicare la legge ma combattere l’attuale governo che per contro è maggioranza in Parlamento ed è stato eletto in democrazia dagli italiani. Nella norma che il Consiglio dei Ministri si accinge ad approvare è previsto che se un magistrato, per esempio su un network, oppure in un convegno oppure in una manifestazione ha criticato un decreto del governo o una legge dello Stato, deve astenersi, per motivi di convenienza, dal giudicare un caso inerente quella fattispecie giuridica, facendo posto ad un altro magistrato. La conseguenza è l’avvio di un procedimento da parte del Consiglio Superiore della Magistratura che irroga sanzioni che partono dall’ammonimento e possono arrivare alla sospensione del magistrato incriminato. Secondo un vecchio adagio “Se non lo vedo non ci credo”, sono personalmente scettico che questa norma verrà approvata. I magistrati si scateneranno ed, ancora una volta, cercheranno di condizionare la politica e l’attuale governo e lo faranno con i soliti sistemi di intimidazione e di avvisi di indagine piò o meno campate in aria e destinate nel tempo a dissolversi trattandosi di pura persecuzione giuridica. Spero che il Ministro Nordio ed il Governo tutto, abbiano la forza per saper insistere facendo valere il diritto di legiferare al fine di rendere il nostro Paese più civile e democratico emarginando quella parte dei magistrati, ed abbiamo avuto esempi significativi in Palamara, Davigo condannato, e gli altri protagonisti di vicende giudiziarie che si sono concluse senza condanne per gli indagati/imputati ma che purtroppo hanno rovinato le vite di quei poveretti che sono finiti nel tritacarne dei magistrati politicizzati. Stiamo a vedere se il sogno di vedere allontanati quei magistrati che non sono imparziali e che fanno politica con i mandati di arresto, finalmente si possa realizzare per migliorare significativamente la giustizia in Italia. E sia ben chiaro il giudizio negativo è contro i magistrati politicizzati, laddove ben altri magistrati, come quelli che siedono nella Corte Costituzionale, hanno dimostrato, e continuano a farlo, di essere strumento indispensabile per la giustizia nel nostro Paese.
di Domenico Salerno