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Scade a breve il termine per il saldo IMU: cosa c’è da sapere

In ECONOMIA
Dicembre 15, 2024

Il 16 dicembre rappresenta una data cruciale per i proprietari di immobili in Italia, essendo l’ultima occasione utile per il pagamento del saldo IMU di quest’anno. La prima rata, versata entro il 16 giugno, si basava sulle aliquote definite a livello comunale per l’anno precedente, mentre il saldo attuale è determinante per chiudere il conto dell’imposta dovuta per il 2024, con eventuale conguaglio sulla base di quanto già corrisposto.

Il pagamento può essere effettuato tramite il modello F24, utilizzando i codici tributo specifici, oppure attraverso i bollettini disponibili presso le agenzie delle Poste Italiane, che sono predisposti per la maggior parte dei comuni italiani e identificabili con il numero di conto corrente 1008857615.

Con una previsione che tocca circa 22 miliardi di euro, raccolti fra acconto e saldo, l’IMU rappresenta un significativo contributo alle finanze pubbliche. La sua incidenza varia notevolmente a seconda della tipologia di bene e della sua ubicazione. Ad esempio, per le cosiddette “seconde case”, il costo medio di questa imposta si attesta sugli 1.022 euro annuali; una cifra che può superare i 2.000 euro nelle aree metropolitane.

L’impatto si aggrava ulteriormente quando si parla di immobili di lusso (classificati nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9), con un carico fiscale che nella media raggiunge i 2.531 euro all’anno, e che nelle grandi città può arrivare a superare i 6.000 euro. Anche le pertinenze delle prime case rientrano nel computo IMU, con una cifra media che si aggira sui 99 euro annui.

Il peso dell’IMU è stato oggetto di numerose critiche, con la Confedilizia che ne denuncia l’inequità, definendola una “patrimoniale diffusa” e una misura penalizzante per chi possiede beni immobili senza trarne reddito lavoro. L’associazione suggerisce esenzioni specifiche, come per gli immobili concessi in locazione con contratti a canone concordato, o per quelli situati nei piccoli centri, al fine di incentivare la ripopolazione delle aree meno densamente abitate. La Uil enfatizza la necessità di una riflessione politica sulle priorità di questo tributo, considerando il suo impatto a largo spettro sul tessuto economico e sociale italiano.

La chiusura del periodo di versamento IMU non segna solo una scadenza amministrativa, ma solleva questioni più ampie sulla giustizia fiscale e sull’efficacia della politica abitativa. Si tratta di un appuntamento annuale che, oltre a richiedere agli italiani il saldo di quanto dovuto, invita anche a una riflessione più generale sul sistema tributario nel suo complesso e sulle sue ripercussioni economiche.

In conclusione, la tempistica per il saldo dell’IMU constituisce un momento chiave sia per i contribuenti che per l’analisi delle politiche fiscali nazionali. Con il crescere delle esigenze dei cittadini e con evoluzioni demografiche e socio-economiche in trasformazione continua, risulta sempre più impellente considerare adeguamenti e riforme capaci di rispondere equamente alle necessità di un Paese complesso come l’Italia.