I lavoratori dello stabilimento Sider Alloys a Portovesme, unitamente ai loro rappresentanti sindacali, attendono con ansia il completamento del revamping della sala elettrolisi – un passaggio cruciale per assicurare la stabilità e il rilancio della produzione nel sito d’alluminio, considerato strategico per il tessuto industriale del Paese. La situazione, carica di tensione e incertezza, si arricchisce di aspettativa in vista del tavolo ministeriale programmato per giovedì 18, che mira a chiarire i piani d’investimento attesi e la strategia a lungo termine per l’impianto.
Il Sindacato in Attesa di Risposte Convincenti
La preoccupazione principale è la mancanza di un percorso definito, nonostante la garanzia finanziaria confermata dal Sace prima delle vacanze natalizie. “Ci troviamo davanti a una promessa di revamping che deve ancora prendere forma concreta”, affermano i segretari sindacali Roberto Forresu, Giuseppe Masala, Renato Tocco e Angelo Diciotti. La loro esigenza è di un calendario operativo che smetta di restare vago, offrendo invece date e impegni precisi sull’attuazione del rinnovamento e sul numero di lavoratori che potranno tornare in fabbrica.
L’Ombra della Perdita di Posti di Lavoro
La situazione occupazionale all’interno del sito di Portovesme si fa intanto sempre più precaria: circa 50 posti di lavoro sono già stati persi tra scadenze contrattuali e licenziamenti da ottobre fino a oggi, un segnale inquietante sulla tenuta attuale del settore e che aumenta la pressione sui rappresentanti aziendali e politici per trovare soluzioni rapide ed efficaci.
Le Richieste dei Sindacati
Quello che emerge chiaramente dalle dichiarazioni sindacali è l’urgenza di un dialogo costruttivo e di un impegno trasparente da parte di Sider Alloys. I sindacati pongono una richiesta chiara: fornire certezze immediate sul futuro dello stabilimento e sulle prospettive occupazionali. Al contempo, il focus è sul ruolo di controllo che la politica e le istituzioni devono mantenere per assicurare che gli impegni presi trovino reale attuazione.
Le prossime ore saranno quindi decisive per delineare il futuro dello stabilimento Sider Alloys di Portovesme e soprattutto per i suoi lavoratori, che attendono soluzioni concrete in grado di garantire un futuro stabile e prospero all’interno di uno dei settori cardine dell’industria nazionale. Gli occhi sono tutti puntati sul tavolo di Roma, nella speranza che dal dialogo emergano risposte e strategie all’altezza delle aspettative e dei bisogni di chi vede nell’alluminio non solo un metallo, ma il fondamento della propria vita lavorativa.
