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Sondaggio Tecnè Rivela: Italia Spaccata tra Politica e Magistratura

In POLITICA
Febbraio 05, 2025

L’Italia si ritrova ancora una volta al crocevia tra fiducia nelle istituzioni politiche e quelle giudiziarie, con l’affermarsi di un dibattito acceso e polarizzato. Emergono dettagli significativi da un recente sondaggio condotto da Tecnè, tra il 31 gennaio e il 3 febbraio, il quale evidenzia una comunità nazionale profondamente divisa sulla gestione della vicenda legata al capo della polizia libica Osama Almasri e sulle implicazioni giudiziarie che hanno coinvolto la Premier Giorgia Meloni e altri membri del governo.

Secondo i dati raccolti, la vasta maggioranza degli italiani, precisamente il 72%, è a conoscenza delle controversie legate al rilascio di Almasri. Di questi, il 43% interpreta le azioni del magistrato, che ha mosso le accuse verso gli esponenti del governo, come mosse da intenti pretestuosi e mirati a colpire l’esecutivo. Al contrario, il 40% degli intervistati le considera legittime, lasciando un residuo 17% indeciso o non informato sulla questione.

La questione si complica ulteriormente quando si considera l’avviso di garanzia notificato alla Premier Meloni e altri membri del governo riguardo al caso di rimpatrio di Almasri. Qui, il 41% degli italiani vede l’iniziativa giudiziaria come una repulsione diretta alle riforme promosse dall’attuale governo sulla separazione delle carriere tra magistratura e politica, mentre un equivalente 40% rifiuta tale interpretazione. Un consistente 19% non ha un’opinione formata in merito.

Il sondaggio non solo ha sondato le reazioni specifiche sul caso, ma anche la percezione più ampia del rapporto tra governo e magistratura. È emblematico che il 42% degli intervistati si dichiari più incline a fidarsi dell’esecutivo piuttosto che della magistratura, posizione quasi bilanciata dal 39% che esprime fiducia nel sistema giudiziario.

Il nodo della politicizzazione della magistratura viene anche analizzato, con il 48% degli intervistati che percepisce una parte della magistratura come politicizzata, contro un 38% che non avalla tale visione. Questo rivela non solo una divisione nelle opinioni, ma anche un diffuso senso di sfiducia o di criticità riguardo il ruolo e l’imparzialità della magistratura, un pilastro fondamentale dello stato di diritto.

Di fronte al proposed referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati, il 68% degli intervistati si esprime favorevolmente, mostrando un chiaro sostegno alla riforma, mentre un 32% si oppone, sottolineando la complessità della questione e la varietà delle prospettive in gioco.

Questi dati illuminano non solo specifiche controversie legali e politiche, ma riflettono anche su un più ampio contesto di sfiducia, dialogo e, a volte, conflitto tra diverse sfere del potere in Italia. La risoluzione di tali tensioni sarà cruciale non solo per l’immediato scenario politico, ma anche per la salute della democrazia italiana nel lungo termine.