In cambio di denaro avrebbe “sponsorizzato” una società commerciale con sede legale a Bologna per farla subentrare nel servizio biglietteria di esercizi di intrattenimento della provincia di Salerno. Questa l’ipotesi alla base dell’inchiesta della Procura di Salerno culminata oggi nell’esecuzione di tre misure interdittive nei confronti del mandatario Siae per il territorio salernitano, del titolare e del responsabile commerciale della tech company bolognese. Il gip del Tribunale di Salerno ha emesso un’ordinanza che dispone nei confronti del 60enne C. P., mandatario Siae Salerno, la sospensione dall’esercizio del pubblico servizio per la durata di un anno, e nei confronti di A. V., 40 anni, e O. R., 35 anni, il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriali e di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche o delle imprese per 9 mesi. Agli indagati sono contestati i reati di corruzione e falso ideologico in atto pubblico commesso da privato. L’ordinanza è stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Salerno. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Salerno, Preziosi, quale mandatario Siae per il territorio salernitano, abusando della sua funzione avrebbe sponsorizzato la società bolognese al fine di farla subentrare nel servizio biglietteria di esercizi di intrattenimento della provincia di Salerno, in cambio di somme di denaro formalmente giustificate con l’emissione di fatture non veritiere.
di Marco Iandolo
