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Superbonus e Bonus Edilizia: Nuove Misure Restrittive Salvaguardano i Conti Pubblici

In ECONOMIA
Marzo 29, 2024

Dalle ultime notizie riguardanti la gestione dei bonus legati al settore edilizio emerge una novità significativa: il nuovo decreto governativo che regolamenta il Superbonus e altre agevolazioni fiscali simili sarebbe stato concepito con una serie di misure di carattere restrittivo. Secondo la relazione tecnica fornita dalla Ragioneria dello Stato, il quale ha esaminato il decreto legge, noto come Dl Superbonus, si prevede che le nuove normative non avranno ripercussioni negative sui conti pubblici. Al contrario, si ipotizza che possano essere introducenti dinamiche che potrebbero persino incrementare le entrate dello Stato, sebbene un’analisi dettagliata del possibile gettito aggiuntivo sia stata omessa per ragioni di prudenza.

Il decreto in oggetto interviene modificando l’approccio vigente riguardante il Superbonus, la misura molto discussa che fino ad ora ha permesso a molti cittadini di beneficiare di significativi sgravi fiscali per interventi di ristrutturazione e di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili. Il Superbonus ha rappresentato un punto forte della politica di stimolo economico, specialmente durante la fase acuta della pandemia, ma non sono mancate le critiche relative ai costi sostenuti dallo Stato e al rischio di abusi e frodi.

Con le nuove disposizioni il governo avrebbe dunque scelto la via della cautela, stringendo la maglia delle condizioni per accedere ai benefici e chiarendo alcuni passaggi del regolamento che precedentemente potevano prestarsi a interpretazioni troppo estensive. Tali interventi restittivi hanno lo scopo di rendere più efficace e mirato l’uso delle risorse pubbliche, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità dei conti dello Stato e la prevenzione di pratiche illecite.

La Ragioneria dello Stato ha eseguito un esame puntuale del Dl Superbonus, valutando le coperture finanziarie articolo per articolo. Da questa attenta analisi emerge una conferma importante: al momento non si prevedono impatti negativi sulla finanza pubblica. Anzi, potrebbe verificarsi una situazione favorevole grazie ad una maggiore rigidezza nei criteri di attribuzione delle detrazioni, che potrebbe limitare gli abusi e garantire che le agevolazioni fiscali raggiungano effettivamente chi ne ha diritto e chi compie interventi che realmente contribuiscono agli obiettivi di risparmio energetico e rinnovamento urbano.

Resta da vedere come questa nuova direzione inciderà sull’andamento del settore dell’edilizia e sull’economia in generale. Tuttavia, è già chiaro che il fine ultimo del decreto sia quello di preservare l’integrità dei conti pubblici senza compromettere gli stimoli per la crescita e lo sviluppo sostenibile.

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Redazione