175 views 4 mins 0 comments

Sventura Urbana: l’Italia Paralizzata da uno Sciopero Nazionale del Trasporto Pubblico

In ECONOMIA
Novembre 08, 2024

Un venerdì dei trasporti divenuto incubo per molti italiani. Dalle alte latitudini di Torino alle calde regioni di Napoli, un ampio ventaglio di città ha vissuto una paralisi quasi totale del servizio di trasporto pubblico locale. Metro silenti, autobus inattivi e stazioni abaricate di pendolari in attesa: questa è stata la scena predominante in molte metropoli, in seguito allo sciopero nazionale che ha coinvolto praticamente la totalità dei lavoratori del settore.

La percentuale di adesione allo sciopero, secondo le fonti sindacali, ha sfiorato il 100%, un dato che testimonia la vasta solidarietà tra i lavoratori nei confronti delle rivendicazioni contrattuali. Questa mobilitazione, la prima da quasi due decenni a non contemplare fasce di garanzia, ha segnato un significativo ritorno a forme di protesta assolutamente inclusive, tanto da ricevere l’appellativo di “sciopero selvaggio” da parte di alcune voci politiche.

Matteo Salvini, titolare del Ministero dei Trasporti, ha assicurato che simili eventi non avranno futura replica sotto la sua gestione, etichettando lo sciopero come un danno per il Paese e accusando “minoranze irresponsabili” di paralizzare l’Italia. In risposta, Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, ha difeso il diritto allo sciopero e ha sollecitato il ministro a concentrarsi sul rinnovo del contratto nazionale del trasporto pubblico locale, decaduto ormai da un anno.

La trattativa tra sindacati e governo è prevista per riprendere martedì 12. Edoardo Rixi, viceministro dei Trasporti, ha annunciato un incontro che coinvolgerà non solo le parti sindacali ma anche i rappresentanti datoriali e i ministeri competenti, allo scopo di definire un piano d’azione che risolva le urgenze della questione contrattuale e garantisca un’opera di modernizzazione del settore.

Nello specifico, i sindacati hanno sollevato questioni pressanti come la sicurezza sul lavoro, la revisione complessiva delle dinamiche del settore dei trasporti pubblici e, in particolare, hanno denunciato l’insufficienza dei finanziamenti previsti dalla recente legge di bilancio. A fronte di un fabbisogno di 1,7 miliardi, sono stati stanziati solo 120 milioni per il fondo nazionale dei trasporti, una cifra ritenuta esigua da Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che ha partecipato alla manifestazione sottolineando la necessità di investire adeguatamente nel settore.

A completare il quadro delle rivendicazioni, Maurizio Landini, leader della Cgil, ha evidenziato l’importanza strategica degli investimenti nel trasporto pubblico locale come leva per migliorare la vivibilità urbana, mentre Luigi Sbarra della Cisl ha criticato la lentezza nel trattare le questioni cruciali da parte delle associazioni datoriali.

Il disappunto per i disagi ripetuti è palpabile anche tra gli utenti, come testimonia l’intervista di una pendolare romana, evidenziando che le interruzioni del servizio, sebbene comprensibili, complicano notevolmente la routine quotidiana di migliaia di cittadini.

In definitiva, il fermento sindacale in Italia non dimostra segni di placarsi e anzi, come suggerito dagli stessi organi di rappresentanza dei lavoratori, le iniziative di protesta continueranno fino a quando non saranno soddisfatte le richieste di miglioramento contrattuale e di finanziamento del settore. Ora più che mai, il dialogo tra governo e sindacati appare cruciale per arrivare a una soluzione che salvaguardi il diritto al lavoro e la qualità della vita dei pendolari italiani.