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Svolta nei Mercati Europei: Effetto Biden e Rialzi in Vista

In ECONOMIA
Luglio 22, 2024

Le piazze finanziarie del Vecchio Continente mostrano una tenace positività, innescata dalla recente decisione di Joe Biden di non concorrere per un secondo mandato presidenzialle in USA. Questo ribaltamento politico, che rinnova le dinamiche elettorali in vista delle imminenti elezioni di novembre, ha dato un decisivo slancio agli indici europei. Tra questi, spicca il DAX di Francoforte, che si è stabilizzato con un avanzamento dello 0,5% nonostante una mattinata turbolenta causata dal collasso del 80% delle azioni di Varta.

Il caso di Varta, un noto produttore tedesco di batterie, è emblematico: dopo l’annuncio di un gravoso riassetto finanziario, i titoli sono stati temporaneamente sospesi dall’elenco delle contrattazioni. Si intravedono possibili manovre di salvataggio condotte da compagnie prestigiose come la Porsche, che attualmente registra performance positive con una crescita dell’1,48%. Quest’ultima, insieme alla sua controllante Volkswagen, che cresce dello 0,62%, diventa un baricentro finanziario insieme a Porsche Automobil, in aumento dell’1,01%.

Oltre a Francoforte, ognuno degli altri mercati ha segnato performance elevate. In particolare, Milano e Parigi si distinguono con incrementi dello 0,6%, mentre Londra e Madrid incrementano del 0,35% e 0,19% rispettivamente. I tassi di interesse sui titoli di stato si sono rivelati in calo, con il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi decennali che si stabilizza a 130 punti.

Nel segmento delle risorse naturali, osserviamo oscillazioni diverse: il greggio (Wti) cresce del 0,34%, raggiungendo i 80,4 dollari al barile, contrapposto da un calo sia nel prezzo dell’oro (-0,44% a 2.407 dollari l’oncia) che del gas naturale (-2,89% a 31,24 euro al MWh). Tale dinamica corrobora una stabilizzazione del dollaro che si attesta a 0,91 euro e 0,77 sterline, con future USA che mostrano trend positivi.

Anche il settore finanziario manifesta vitalità: entità come Fineco balzano del 6,6% grazie a speculazioni di possibili acquisizioni da parte di privati e di conglomerati svizzeri, malgrado che Zurich segni un decremento dello 0,85%. Banche come Mps, Bper, Sabadell, Unicredit e Banco Bpm documentano incrementi notevoli, in attesa di una panoramica economica più chiara in previsione delle relazioni finanziarie trimestrali.

Sulle borse gravano tuttavia alcune performance negative, come quelle di Ryanair, che assiste a un tracollo dell’11,92% in concomitanza con i risultati trimestrali recentemente divulgati. Questi risultati, insieme agli sviluppi nel landscape politico e finanziario americano ed europeo, delineano un panorama di sfide e opportunità per gli investitori e le aziende. Testimoniano l’imbattibile connessione tra politica e mercato finanziario, suggerendo strategie dinamiche e vigilanza costante per navigare in acque così mutevoli.

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Redazione