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Tensioni Italia-Austria sul Brennero: la disputa sui divieti ai tir

In ECONOMIA
Marzo 19, 2024

Le relazioni tra Italia e Austria si sono increspate a seguito della controversia su divieti imposti dal Tirolo ai camion in transito. La richiesta formulata dall’Italia, per voce del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, mira a sollecitare l’apertura di un procedimento di infrazione contro l’Austria, accusata di violare i diritti al transito lungo il corridoio del Brennero.

Le restrizioni al traffico pesante, sostenute dal governo tirolese, sono state introdotte con lo scopo dichiarato di proteggere la salute degli abitanti nella zona attraversata dall’importante asse autostradale. L’Austria, pertanto, giustifica i propri provvedimenti come atti legittimi, necessari a preservare l’ambiente e il benessere dei propri cittadini.

L’accusa italiana, invece, pone l’accento sulla libera circolazione delle merci, un principio cardine dell’Unione europea. L’Italia sostiene che le limitazioni imposte dai vicini tirolesi contrastano con questo diritto fondamentale, creando ostacoli ingiustificati al commercio e imponendo vincoli alla libera scelta del mezzo di trasporto.

L’argomentazione austriaca mette in luce un altro punto: secondo il quotidiano tirolese Tt, al centro della questione ci sarebbero anche problemi tecnici nella presentazione formale della richiesta italiana, ritenuta non correttamente formulata, con una definizione poco chiara della materiale contestata.

Un altro tema di scontro è il rifiuto dell’Italia di accettare compromessi durante le trattative bilaterali. Secondo quanto riportato dalla Tt, il paese si sarebbe mostrato inflessibile anche di fronte a modifiche minime preventivate sui pedaggi, a differenza dell’Austria che avrebbe proposto dei sistemi alternativi per regolamentare il passaggio dei tir, come il cosiddetto “sistema a slot”.

L’intera vicenda è ora in mano alla Commissione europea, la quale ha ricevuto la riposta austriaca e l’8 aprile vedrà gli esperti di entrambe le nazioni riunirsi per discutere ulteriormente la questione.

Indipendentemente dall’esito dei dibattiti e delle eventuali procedure d’infrazione in seno all’Ue o delle possibili controversie innanzi alla Corte di giustizia europea, una conclusione è chiara: la sentenza che potrebbe risolvere la tensione tra i due Paesi non si avrà, secondo le previsioni, prima del 2026. In un futuro di attesa, quindi, il corridoio del Brennero rimarrà al centro di un intrigo europeo la cui soluzione è attesa con interesse da operatori economici e istituzioni governative.