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Tufo, il dramma sacro sugli angeli ribelli entra nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Campania.

Determinante, in questo percorso, è stato il ruolo dell’attuale Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Nunzio Donnarumma.

Con un riconoscimento che segna una tappa storica per la comunità locale, il dramma sacro “La Cacciata degli angeli ribelli dal Paradiso”, rappresentazione tradizionale di Tufo legata al culto micaelico, è stato ufficialmente iscritto nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Campania (IPIC).  La decisione della Regione Campania sancisce il valore culturale, religioso e antropologico di una tradizione che vanta origini secolari e che ancora oggi, ogni 8 maggio, anima la cittadina irpina in occasione delle celebrazioni dedicate a San Michele Arcangelo. L’iscrizione nell’IPIC non rappresenta solo un riconoscimento formale, ma costituisce anche un impegno concreto alla salvaguardia e alla valorizzazione di un patrimonio che continua a coinvolgere fedeli, cittadini e associazioni.  Determinante, in questo percorso, è stato il ruolo dell’attuale Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Nunzio Donnarumma, che ha posto la promozione del patrimonio immateriale tra le priorità del proprio mandato, avviando azioni di tutela, ricerca e divulgazione.  “Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro collettivo che ha visto protagonisti studiosi, cittadini, portatori di memoria e istituzioni – dichiarano dall’Amministrazione –. La nostra comunità crede fortemente nella cultura come leva di crescita, identità e coesione. L’iscrizione del dramma sacro nell’IPIC è un traguardo che dedichiamo a tutta la comunità tufese”.  Il Comune di Tufo ha già annunciato che continuerà a sostenere le iniziative volte a preservare e trasmettere alle nuove generazioni riti, saperi ed espressioni artistiche che rendono unico il patrimonio spirituale e popolare del territorio.

di Mat. Lib.