Una storia partenopea fatta di legami familiari, teatro e cinema, quella che unisce i fratelli Arturo e Michele Vietri, Raffaele e Luisella Viviani e Mario e Stefano Martone. Un intreccio di destini che, attraverso le generazioni, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura e nel panorama teatrale italiano. Arturo Vietri nasce ad Avellino, ma il suo nome sarà scolpito nella storia per ben altre ragioni. Eroe di guerra, Arturo sopravvisse al tragico affondamento del sommergibile Jalea durante la Prima Guerra Mondiale. Per il suo coraggio venne insignito della medaglia d’oro al valore militare, un riconoscimento che lo elevò a figura eroica del suo tempo. Ma la vita di Arturo non si limitò a imprese belliche: dopo la guerra, trovò una nuova direzione nell’arte, sposando Luisella Viviani, attrice e sorella del grande Raffaele Viviani. La famiglia Viviani è una delle più illustri nel mondo dello spettacolo napoletano. Raffaele Viviani, drammaturgo e attore, fu uno dei protagonisti del teatro realistico napoletano, considerato all’epoca rivoluzionario e futurista per la sua audacia nel portare in scena le storie del popolo e delle classi meno abbienti. L’unione tra Luisella e Arturo creò un ponte tra due mondi: quello del teatro e quello dell’imprenditoria culturale. Forte di questa unione, Arturo divenne un impresario teatrale, assumendo la guida del Teatro Umberto di Avellino, un luogo che ancora oggi, ove è in corso un importante intervento di restauro curato dagli architetti Corvino e Multari, rimane un simbolo della cultura cittadina. Parallelamente, il fratello di Arturo, Michele Vietri, gestiva un altro tempio del teatro: il Politeama di Napoli, confermando come l’intera famiglia Vietri fosse ormai legata indissolubilmente al mondo delle arti. Ma il legame con il teatro non si fermò qui. La nipote di Raffaele e Luisella, Corallina Viviani, racconta con affetto del legame della sua famiglia con il grande attore e drammaturgo napoletano Eduardo Scarpetta, aggiungendo un ulteriore tassello alla storia di una dinastia che ha segnato il teatro italiano. Il lascito culturale dei Viviani si è proiettato poi anche nel mondo del cinema, attraverso i nipoti Mario e Stefano Martone. Registi apprezzati, esperti di fotografia e video-making, i due fratelli hanno di recente realizzato il documentario “Viva Viviani”, un omaggio alla figura del loro illustre antenato Raffaele, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Ischia. Un lavoro che rende onore non solo al grande attore e drammaturgo, ma all’intera famiglia che, tra Napoli e Avellino, ha contribuito a rendere grande la cultura italiana. Così, la storia dei fratelli Vietri, Viviani e Martone si intreccia in un percorso fatto di arte, amore per la scena e un impegno culturale che, attraverso le generazioni, continua a brillare.
di Giuseppe Di Giacomo