Valerio Piccolo è un traduttore di film e libri, scrittore e cantautore romano. Si è esibito nei circoli di New York come il “Rockwood Music Hall”, “The Living Room” e “The Bitter End”. E’ stato l’artista di apertura dello spettacolo italiano di Suzanne Vega con la quale ha registrato il duetto “Suono nell’Aria/Freeze Tag”. Valerio Piccolo ha firmato la canzone originale “E si’ arrivata pure tu” del nuovo film di Paolo Sorrentino “Parthenope”, girato tra Napoli e Capri che uscirà nelle sale cinematografiche in autunno. La partecipazione al film di Sorrentino rappresenta un altro importante traguardo nella sua carriera, portando la sua musica a un pubblico ancora piu’ vasto. Tra i suoi album, “Manhattan Sessions” quasi interamente registrato a New York e “Poetry Notes” presentato in tour in Spagna. E’ appena uscito in radio e in digitale “Senso”, il brano che anticipa l’album di prossima uscita di Valerio Piccolo con il quale abbiamo scambiato alcune battute.
Valerio, il tuo nuovo singolo “SENSO” rappresenta un viaggio nella quotidianità dei piccoli gesti. Qual è stata l’ispirazione dietro questa canzone e cosa speri che il pubblico possa trarre da essa?
Mi piaceva l’idea di raccontare un viaggio minimal, un viaggio più verso l’interno che verso l’esterno, un viaggio dentro se stessi, nelle piccole cose che viviamo ogni giorno, nelle piccole gratificazioni quotidiane. Chiudere gli occhi per vedere più chiaramente la strada, l’orientamento, il significato. Ecco perché ho scelto una parola come “Senso”, un termine che ha più versi e più interpretazioni. È un viaggio importante, profondo, ma al tempo stesso leggero. E spero che quella leggerezza arrivi al pubblico, e dia una prospettiva diversa per affrontare le cose della vita sentendosi più liberi e più, appunto, leggeri.
Nel videoclip di “SENSO”, diretto da Francesca Romana Zanni, hai scelto di triplicare te stesso per raccontare gli infiniti sensi e le infinite direzioni della vita. Puoi raccontarci di più su questa scelta artistica e su come è stata realizzata?
Francesca ha diretto tutti i miei video, e amo sempre molto potermi affidare a lei e alle sue idee, per poi entrarci dentro e partecipare all’evoluzione della storia. Stavolta si è scelto dichiaratamente di giocare, proprio per cavalcare la leggerezza e la solarità del brano. E i ragazzi di Simvideo, con i loro effetti speciali, mi hanno letteralmente triplicato sullo schermo, facendo interagire tre “Valeri”: il Valerio che canta liberamente, il Valerio più tranquillo e riflessivo, il Valerio scanzonato e giocherellone. Abbiamo lavorato sui piccoli gesti e sulle intenzioni dei tre personaggi, e la cosa bella è che io mi guardo in quel video e vedo realmente tre persone diverse!
Hai recentemente firmato la canzone originale “E SI’ ARRIVATA PURE TU” per il nuovo film di Paolo Sorrentino, “PARTHENOPE”. Come è nata questa collaborazione e quale è stato il tuo approccio nel creare la musica per questo film?
La collaborazione è nata in un modo naturale, quasi spontaneo, forse il modo migliore in cui possono nascere collaborazioni di questo tipo: Paolo ha ascoltato la canzone, e l’ha evidentemente immaginata fin da subito nel suo film. E dopo aver lavorato a questa fusione di note e immagini, ne è venuta fuori quella scena bellissima che in rete sta girando ovunque da quando il film ha avuto la sua anteprima a Cannes. Collaborare con lui e per lui è stata per me un’esperienza incredibile. È un regista che amo da sempre, con cui avevo già avuto la fortuna di lavorare come traduttore e adattatore per i suoi film e serie in lingua inglese. E adoro il modo in cui usa la musica nei suoi lavori. Un modo importante, deciso, protagonista. Arrivare da musicista dentro una sua opera così bella e importante, contribuire con una mia canzone a una scena così, è un momento di pazzesca gratificazione per la mia vita artistica, e per questo non posso che essergli infinitamente riconoscente.
La tua carriera è ricca di collaborazioni importanti e successi, sia come musicista che come traduttore e adattatore. Quali sono stati i momenti più significativi per te in questi anni e come hanno influenzato la tua crescita artistica?
Sicuramente i miei momenti più significativi sono arrivati tutte le volte che ho avuto il privilegio di interagire con grandi artisti e vere e proprie icone sia del mondo musicale che di quello cinematografico. Penso al mio lavoro su parole di registi come Eastwood, Tarantino o Almodovar, penso ovviamente al recente connubio con Sorrentino, e penso alla mia collaborazione con Suzanne Vega, con cui ho girato per diversi anni per i palchi italiani, e con cui ho anche inciso una canzone un po’ di tempo fa. Con lei, in modo particolare, ho vissuto momenti di grande ispirazione artistica, fatti di lunghe conversazioni sul metodo della scrittura e sul rapporto tra poesia e canzone. E attraverso lei e i suoi musicisti, che poi in parte sono diventati anche miei, ho vissuto dall’interno la scena del songwriting newyorkese e americano in generale. Tutte cose che sono state fondamentali nel mio percorso di cantautore.
Grazie
di Giuseppe Di Giacomo