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Verso un Mercato Unico dei Capitali: Le Necessità dell’Europa e l’Italia

In ECONOMIA
Maggio 22, 2024

In occasione del recente Rome Investment Forum organizzato da Febaf, un dialogo strategico cruciale ha animato le discussioni tra i leader del settore finanziario. Maria Bianca Farina, presidente di Ania, l’associazione delle imprese assicurative, ha lanciato un appello persuasivo per il progresso verso un mercato unico dei capitali in Europa, sottolineando l’urgenza di questa evoluzione come imprescindibile per il prossimo ciclo politico dell’Unione Europea.

Farina ha posto l’accento sulla necessità di una riflessione matura e immediata riguardo alla creazione di un debito comune europeo. Secondo la sua visione, un tale strumento finanziario permetterebbe di perseguire obiettivi significativi con un impegno condiviso tra gli stati membri. Questa proposta si inserisce nell’ambito di un piano più ampio, volto a incentivare il finanziamento delle transizioni cruciali per il futuro: la digitalizzazione e la sostenibilità ecologica, nonché il potenziamento della difesa europea.

Il discorso di Farina ha anche evidenziato una preoccupazione urgente riguardo al benessere economico dei cittadini europei. Ha suggerito che è essenziale incoraggiare una maggiore propensione al risparmio per garantire una sicurezza finanziaria a lungo termine, soprattutto per affrontare il preoccupante divario pensionistico che molti europei si trovano ad affrontare. La soluzione, secondo Farina, risiede anche nel potenziamento del mercato dei capitali, che deve evolversi per diventare uno strumento più robusto ed efficace nel sostegno alle imprese più piccole, come le start-up e le PMI.

L’accento è stato posto inoltre sulla necessità di implementazione di strumenti finanziari innovativi e accessibili. Questi strumenti dovrebbero non solo facilitare l’accesso al capitale da parte di un numero più ampio di investitori, ma anche bilanciare i rischi e ridurre i costi, rendendo l’investimento meno oneroso e più attrattivo. L’obiettivo è doppio: da un lato, si cerca di spronare una crescita economica più inclusiva e sostenibile; dall’altro, si mira a democratizzare l’investimento, offrendo opportunità equità a una platea più vasta di potenziali investitori.

In questo contesto, il ruolo dell’Unione Europea appare decisivo. L’iter verso un mercato unico dei capitali richiede una forte volontà politica e una cooperazione internazionale efficace per superare barricate burocratiche e resistenze nazionaliste. La visione di Farina sottolinea una tendenza emergente nelle politiche economiche europee, che sempre più si orientano verso un’integrazione finanziaria capace di rispondere in modo coeso alle sfide del XXI secolo.

Concludendo, le riflessioni di Maria Bianca Farina al Rome Investment Forum delineano un percorso chiaro per l’Europa. Un cammino che, se intrapreso con determinazione e visione strategica, potrebbe non solo salvaguardare ma anche vigorosamente stimolare la prosperità economica europea nell’imminente futuro, innescando un ciclo virtuoso di sviluppo sostenibile e inclusione finanziaria. Ora più che mai, l’Europa è chiamata a dimostrare la propria capacità di adattamento e innovazione nella governance economica globale.

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Redazione