“Gli arresti per voto di scambio a Santa Maria a Vico con il clan Massaro non sono un caso isolato: raccontano un sistema di legami opachi tra camorra, cattiva politica e affari che continua a soffocare la Campania”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i capolista della lista Fico Presidente Giovanni Russo (Napoli), Virginia Anna Crovella (Caserta), Alfonso Annunziata (Salerno) e Maria Laura Amendola (Avellino). I rappresentanti della lista, che sostiene la candidatura di Roberto Fico alla presidenza della Regione, richiamano una serie di episodi che delineano un quadro di forte preoccupazione: dall’amministrazione giudiziaria della Juve Stabia, alle inchieste che toccano Avellino, fino alle commissioni d’accesso insediate in diversi Comuni – tra cui Pagani e Sarno – e alla commissione straordinaria a Caserta, istituita dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. “Non ci interessa il moralismo di facciata – sottolineano i capolista –. Vogliamo ricostruire la filiera degli appalti e dei subappalti con strumenti concreti: monitoraggio civico e coprogettazione dei servizi e delle politiche di sviluppo. Solo rendendo tracciabili scelte e filiere sarà possibile dare forza alle imprese pulite e proteggere lavoratrici e lavoratori”. Per i candidati, la risposta al condizionamento criminale passa da istituzioni “credibili, trasparenti e stabili nelle regole”. “La Campania – concludono – può liberarsi dal ricatto mafioso solo rimettendo lavoro, diritti e trasparenza al centro della vita pubblica. È tempo di costruire una politica che restituisca fiducia e futuro ai cittadini, rompendo ogni connivenza con i sistemi di potere che da troppo tempo bloccano lo sviluppo del territorio”.
di Marco Iandolo

