
L’associazione di categoria Anitec-Assinform ha esposto serie riserve riguardo alle recenti direttive emanate da AGCOM in materia di “prominence”, ossia la visibilità preferenziale di alcuni contenuti nei servizi digitali. Secondo Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform, le nuove norme potrebbero introdurre problematiche significative nel panorama ICT, influenzando negativamente dinamismo e innovazione.
Per l’associazione, che rappresenta le imprese dell’ICT nell’ambito di Confindustria, il pericolo è duplice: da un lato, la frammentazione del mercato interno; dall’altro, oneri ingiustificati per i produttori di dispositivi. Esiste il timore che i requisiti imposti dalla normativa possano tradursi in costi elevati e soluzioni inadeguate, progettate unicamente per conformarsi a norme che guardano al contesto italiano, piuttosto che a un quadro europeo.
Il presidente Dal Checco ha evidenziato come le nuove linee guida potrebbero ostacolare l’efficienza e l’innovazione, costringendo le aziende a investire in tecnologie e strategie che targettizzano solo il mercato nazionale, rompendo così l’integrità del mercato unico digitale europeo. Tale scenario solleva interrogativi cruciali sulla sostenibilità di una politica che, anziché stimolare la concorrenza e l’innovazione, sembra porsi d’ostacolo.
Nel suo intervento, Dal Checco non si è limitato a denunciare gli eventuali rischi legati alle linee guida, ma ha anche suggerito una serie di proposte con l’obiettivo di salvaguardare il pluralismo e l’accessibilità dei servizi digitali di interesse generale. Tra le priorità, figura la necessità di bilanciare la tutela degli interessi pubblici con la promozione di un ambiente digitale che sia al contempo competitivo e accogliente per le imprese, una sfida non da poco in un settore così rapidamente mutabile.
A margine di queste considerazioni, Anitec-Assinform ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le autorità per rafforzare un insieme di normative che incentivi l’innovazione e supporti l’evoluzione tecnologica utile a tutti i cittadini europei, confrontandosi in uno spirito di costruttiva apertura.
Questa manifestazione di preoccupazione da parte di Anitec-Assinform mette in luce i dilemmi e le sfide che le nuove regolamentazioni digitali possono introdurre, soprattutto per un settore che è mutato drasticamente negli ultimi anni. Le leggi in materia di prominence, concepite per garantire una giusta visibilità dei contenuti nel rispetto di criteri di trasparenza e equità, devono trovare un punto di bilanciamento tale per cui non frenino l’innovazione né impongano barriere ingiustificate al settore tecnologico.
Il dibattito aperto da Anitec-Assinform è un promemoria dell’importanza di una regolamentazione chiaroveggente e ponderata, che consideri sia le esigenze degli utenti sia quelle degli innovatori tecnologici. La speranza è che un dialogo costruttivo tra industria, autorità regolatorie e altre parti interessate possa portare a una soluzione che sostenga la crescita e lo sviluppo tecnologico senza imporre limiti artificiali. In ultima analisi, il successo di tali misure sarà giudicato dalla loro capacità di adattarsi armoniosamente alle rapide evoluzioni del settore digitale, in uno scenario sempre più connesso e globalizzato.