
Con profondo dispiacere e rispetto, si annuncia la scomparsa di Edi Simcic, avvenuta ieri, all’età di 91 anni. Ebbe il merito di elevarsi a figura emblema della viticoltura nella regione del Collio sloveno, portando con sé una visibile trasformazione qualitativa e un riconoscimento ben oltre i confini nazionali.
Nato in una famiglia di viticoltori a Vipolze, Simcic ha manifestato sin da giovane una innata passione per il vino, quel richiamo viscerale alla terra e alle sue potenzialità che solo chi ha radici profonde può comprendere pienamente. La storia di Edi Simcic è una di quelle narrazioni che intrecciano la perseveranza personale con l’innovazione nel campo agricolo. Lungo il corso della sua carriera, insieme alla moglie Marica, ha sperimentato metodi rivoluzionari e sostenibili di coltivazione che hanno elevato il profilo della loro azienda vitivinicola a standard di eccellenza, raramente osservati in precedenza nella regione.
L’azienda Edi Simčič, che oggi annovera 90,000 vitigni dislocati su 13 ettari di fertile terra, è divenuta un simbolo di qualità e dedizione. La produzione annuale conta 65,000 bottiglie, ciascuna delle quali racchiude la storia e la filosofia di un uomo e della sua terra. La relazione tra Edi e il suo terroir va oltre il semplice atto di produrre vino; è piuttosto una comunione, un dialogo continuo tra uomo e natura, culminato in un prodotto che racconta di carattere, tradizione e innovazione.
Gli ultimi anni hanno visto Simcic ritirarsi gradualmente, lasciando le redini dell’azienda alle generazioni successive — i suoi figli e i suoi nipoti — che continuano a portare avanti la sua visione sostenendo l’eredità di qualità che il fondatore ha instillato. La sua leadership e il modello di gestione aziendale sono un esempio di come le passioni di una vita possono trasformarsi in un’eredità duratura.
Il funerale si terrà nella chiesa di Vipolže il pomeriggio del 11 luglio, dove amici, familiari e ammiratori potranno rendere omaggio a un uomo che ha saputo cambiare il volto dell’enologia slovena.
In riflessione, la figura di Edi Simcic rimane quella di un innovatore, un educatore e, soprattutto, un custode delle tradizioni vinicole che ha saputo guardare al futuro senza mai perdere di vista le radici. La sua scomparsa segna la fine di un’era ma anche l’inizio di un nuovo capitolo che spera di seguire e preservare l’impareggiabile contributo di uno degli artefici più significativi del vino sloveno.