Dopo quattro mesi di risultati poco incoraggianti, il mercato del risparmio gestito italiano ha registrato ad agosto una svolta positiva, con una raccolta netta di 4,81 miliardi di euro. Questo dato emerge dalla mappatura mensile di Assogestioni, sviluppata su analisi precise dell’Ufficio Studi dell’Associazione, segnalando un invertimento di rotta rispetto ai mesi precedenti.
L’ultima volta che il settore aveva visto un bilancio mensile positivo era stato a marzo, con una raccolta di soli 387 milioni di euro, ma questo agosto la situazione si è notevolmente migliorata, influenzando positivamente anche il patrimonio complessivo, che ora si attesta a 2.406 miliardi di euro. Un incremento che include un leggero effetto mercato del +0,3%.
Analizzando nel dettaglio, i fondi aperti hanno mostrato una preferenza marcata per i prodotti obbligazionari, che da soli hanno raccolto 2,22 miliardi di euro su un totale di 3,33 miliardi. Quest’interesse per le obbligazioni potrebbe riflettere una cautela degli investitori, che in tempi di incertezza economica tendono a preferire investimenti percepiti come meno rischiosi.
Anche i fondi azionari, tuttavia, hanno avuto performance positive, con una raccolta di 635 milioni di euro. Questo è un segno di fiducia rinnovata nei mercati azionari, benché fondi bilanciati e flessibili abbiano subìto deflussi, rispettivamente di 530 e 495 milioni di euro. Questo potrebbe indicare una selezione più scrupolosa e mirata degli investimenti da parte degli allocatori di capitale.
Particolarmente interessante è il rinnovato interesse per i fondi monetari, che hanno attratto 1,5 miliardi di euro. L’aumento suggerisce che vi sia una ricerca di liquidità e sicurezza, forse in previsione di future incertezze o come posizione difensiva in un portafoglio diversificato.
Non meno importante è stata la performance delle gestioni di portafoglio, che hanno totalizzato un più che positivo +1,54 miliardi di euro, con un contributo significativo sia dalle gestioni istituzionali (1 miliardo di euro) sia da quelle rivolte ai piccoli investitori, le cosiddette gestioni retail (536 milioni di euro).
Questi dati non solo mostrano una ripresa del settore, ma rivelano anche sottotrend e dinamiche che meritano attenzione nel medio-lungo termine. L’incremento della raccolta nei fondi obbligazionari e monetari, ad esempio, potrebbe suggerire una strategia di asset allocation conservativa, in risposta a un contesto economico ancora pervaso da incertezze. Al contrario, l’aumento della raccolta nei fondi azionari potrebbe indicare una crescente propensione al rischio da parte di un segmento di investitori che ritiene le valutazioni delle aziende attraenti dopo i mesi di calo.
Questa congiuntura di agosto apre diverse riflessioni su come i gestori e gli investitori stiano navigando il complesso panorama economico e finanziario attuale. La capacità di adattamento e la scelta di strategie d’investimento adatte potrebbero determinare il futuro immediato del risparmio gestito italiano, in attesa di vedere se questo trend positivo continuerà a manifestarsi nei mesi a venire.