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Assemblea TIM verso il rinnovo: sfida tra le liste per il Cda e il collegio sindacale

In ECONOMIA
Marzo 30, 2024

In vista dell’assemblea del 23 aprile per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione (Cda) e del collegio sindacale, TIM si prepara ad accogliere le proposte dei suoi azionisti. Con l’obiettivo di rinnovare e indirizzare al meglio la governance dell’azienda, sono state presentate diverse liste di candidati, che si contenderanno la guida della società nelle future strategie di gestione e crescita.

La prima lista è stata avanzata da Merlyn Partners Scsp, entità basata in Lussemburgo, detentrice dello 0,53% delle azioni ordinarie. In testa alla proposta si posiziona Umberto Paolucci, proposto per la presidenza, seguito da Stefano Siragusa in qualità potenziale di amministratore delegato. Gli altri candidati indipendenti completano la lista: Ersilia Vaudo, Niccolò Ragnini Kothny, Ida Claudia Panetta, Ottavia Orlandoni, Boris Di Nemsic, Robert Hackl, Boulos H.B. Doany e Barbara Oldani, che offrono una varietà di competenze e esperienze nei rispettivi campi.

In parallelo, si segnala la mossa di Asati, l’Associazione azionisti Telecom Italia, che rappresenta un ulteriore 0,53% del capitale azionario. La sua offerta per il Cda prevede la nomina di Franco Lombardi, Alberto Brandolese, Maurizio Matteo Decina e Francesca Dalla Vecchia, tutti assertivamente indipendenti. La presentazione di questa lista testimonia la volontà degli azionisti minori di influenzare attivamente la futura traiettoria dell’azienda.

Non manca di farsi notare anche Bluebell Capital Partners Limited, società di gestione londinese, con una partecipazione dello 0,5003%. A guidare la proposta di Bluebell per la presidenza è Paola Giannotti de Ponti, attorniata da Paolo Amato, Laurence Lafont, Monica Biaggiotti, Paolo Venturoni e Eugenio D’Amico, tutti volti nuovi che incarnano un voto di sicurezza e di indipendenza.

L’investimento degli azionisti minori nel proporre liste alternative riflette una consapevolezza nella necessità di un cambiamento che possa rafforzare il posizionamento della compagnia nel panorama delle telecomunicazioni, in un periodo in cui il settore è sottoposto a rapidi cambiamenti tecnologici e strategici.

L’assemblea del 23 aprile sarà quindi un momento cruciale, non solo per la scelta delle figure che guideranno il Cda e il collegio sindacale, ma anche per la direzione futura che TIM prenderà. Gli azionisti si apprestano ad un voto che potrebbe significare una svolta per l’azienda, in un mercato che richiede sempre più agilità, innovazione e capacità di adattamento.