In una stagione che si preannuncia alquanto generosa per gli azionisti delle società quotate in Europa, si sta delineando un importante trasferimento di capitali sotto forma di dividendi e piani di riacquisto azioni. Una somma imponente pari a 620 miliardi di euro è pronta a essere distribuita, impreziosendo il portafoglio degli investitori e rafforzando la fiducia nel mercato azionario europeo.
Con un incremento dell’8% rispetto alle remunerazioni dell’anno precedente, secondo gli ultimi dati analizzati da Bloomberg Intelligence, i dividendi delle società quotate dovrebbero raggiunge i 436 miliardi di euro. È un segnale eloquente che la ripresa economica post-pandemica si sta consolidando, malgrado le sfide ancora da affrontare. Al contrario, si prospetta un calo del 12% nei piani di riacquisto di azioni proprie, i cosiddetti buyback, che comunque si attesteranno a oltre 180 miliardi di euro. Questa pratica di restituzione del capitale agli azionisti è comunemente utilizzata dalle società per segnalare fiducia nella propria valutazione e ottimizzare la struttura del capitale.
Un aspetto degno di nota è la prospettiva di una payout ratio media che si dovrebbe attestare intorno al 78%, ovvero la percentuale degli utili distribuita sotto forma di dividendi rispetto all’utile netto complessivo. Questo valore, seppur si collochi su livelli decisamente elevati, indica una strategia distributiva proritaria da parte delle aziende europee. Ciononostante, l’analisi suggerisce cautela in quanto alcuni rischi potrebbero gravare su specifiche società, eventualità che potrebbe alterare queste aspettative.
Anche Piazza Affari, il principale listino azionario italiano, mostra il suo dinamismo. Società appartenenti all’indice Ftse Mib sono pronte a distribuire cedole per circa 34 miliardi di euro. Questo rappresenta una fetta significativa di liquidità che verrà messa a disposizione degli investitori, offrendo una potenziale spinta alla Borsa italiana che potrebbe così continuare a riscuotere interessi da parte degli operatori di mercato.
Saranno particolarmente rilevanti due specifiche date per gli investitori di Piazza Affari. Il 22 aprile segnerà il primo appuntamento di rilievo quando ben otto società procederanno allo stacco delle cedole. La seconda data da segnare in calendario è il 20 maggio, con ben 19 società pronte a ricompensare i propri azionisti.
Questo quadro evidenzia non solo la robustezza delle società europee, ma anche la loro capacità di generare liquidità e distribuire valore anche in contesti complessi. Con un paesaggio così rifiorito, il Vecchio Continente si conferma terreno fertile per gli investimenti azionari, con particolare riguardo all’aspetto del reddito passivo che i dividendi rappresentano. Gli investitori tuttavia dovranno prestare attenzione alla selezione dei titoli, valutando con cura sia il settore di appartenenza che la solidità e la sostenibilità delle politiche di remunerazione delle singole aziende.