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Attentati sui Mercati in Vista del Super Tuesday e delle Decisioni delle Banche Centrali

In ECONOMIA
Marzo 03, 2024
Gli investitori puntano lo sguardo sull'evoluzione dei mercati del lavoro e le politiche delle banche centrali in una settimana cruciale per l'economia globale.

Una settimana ad alta tensione attende gli investitori internazionali, con un calendario ricco di appuntamenti che potrebbero segnare l’andamento dei mercati finanziari per i mesi a venire. Il primo degli eventi chiave è sicuramente il Super Tuesday negli Stati Uniti, momento topico delle primarie Repubblicane e Democratiche che si terranno in 15 Stati e un territorio. Questo appuntamento prende ancora più rilevanza considerando che è un passaggio cruciale nella corsa per la nomina del candidato presidenziale di ciascun partito, un evento che inevitabilmente attira l’attenzione non solo dei media, ma anche degli operatori del mercato, pronti a valutare eventuali impatti sulle politiche economiche a medio e lungo termine.

Parallelamente agli eventi politici, il mercato del lavoro negli Stati Uniti si conferma come un altro fulcro di attenzione, con la pubblicazione dei dati mensili attesa per venerdì. Secondo i consensi di mercato, l’economia statunitense dovrebbe continuare a mostrare una certa resilienza, con la creazione di circa 200.000 nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo e un tasso di disoccupazione che si attesta stabilmente al 3,7%. Se confermati, questi numeri potrebbero fornire un segnale positivo per la tenuta dell’economia americana e per i consumi interni.

Le mosse delle banche centrali saranno un altro fattore determinante di questa settimana. Negli USA, le attenzioni sono tutte rivolte verso le testimonianze del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Congresso, in programma mercoledì e giovedì. Il mercato scommette su un atteggiamento prudente da parte della Fed, discostandosi dalla possibilità di un taglio dei tassi nel breve termine. Una politica monetaria più rigida, se confermata, potrebbe influenzare le decisioni degli investitori sui mercati obbligazionari e azionari, così come sul dollaro.

In Europa, il focus si sposta sulla riunione della Banca Centrale Europea di giovedì. Con i dati recenti sull’inflazione che ancora non mostrano segni di rallentamento, è probabile che Christine Lagarde, la presidente della BCE, mantenga una posizione cauta, posticipando qualsiasi decisione di taglio dei tassi fino alla primavera, periodo in cui si avranno informazioni più dettagliate sulla dinamica salariale.

Nel stintafilo delle ipotesi sui futuri percorsi di politica monetaria, i mercati iniziano a vedere il mese di giugno come il momento più propizio per un potenziale taglio di 25 punti base, sia per la BCE che per la Fed. Tuttavia, la strada verso queste eventuali mosse resta ancora lunga e dipendente da numerosi fattori di rischio e incertezza, legati non solo alla pura economia, ma anche alla complessa mesh politica globale e ai suoi sviluppi.

In questa settimana i riflettori saranno quindi puntati sul legame imprescindibile tra politica ed economia, una dualità che influenzerà non solo le decisioni degli operatori del mercato ma anche la fiducia dei consumatori e degli investitori, in un contesto che rimane, nonostante i segnali positivi, pieno di sfide e incertezze.