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Avellino in lutto, addio a Pasquale Gengaro, il Maestro che ha insegnato la bellezza della vita.

In AVELLINO, CAMPANIA, CRONACA
Maggio 18, 2025
Alla famiglia, alla città, ai tanti che gli hanno voluto bene, resta il compito di portare avanti la sua lezione più grande: “vivere con passione, cercare la bellezza, rispettare la memoria”.

Si è spento all’alba, in punta di piedi, come solo le anime gentili sanno fare. Pasquale Gengaro, per tutti “il Maestro”, ci ha lasciati a 80 anni, consegnando al silenzio il suo ultimo gesto di eleganza. Avellino lo piange con il cuore colmo di gratitudine e dolore: la sua scomparsa rappresenta una ferita profonda per l’intera comunità, che oggi perde una figura simbolo di cultura, passione e umanità.  Storico docente di educazione fisica, Gengaro ha cresciuto generazioni di giovani con il rigore dell’educatore e la sensibilità di chi sa vedere oltre. Non era solo un insegnante: era un punto di riferimento, un uomo capace di ascoltare, consigliare, accompagnare. Il suo impegno nello sport, in particolare nella pallavolo, lo aveva reso anche un carismatico allenatore, capace di trasmettere non solo tecnica, ma anche rispetto, spirito di squadra e amore per la disciplina. Ma Pasquale Gengaro era anche altro, e forse ancora di più: *un raffinato cultore della bellezza*, un appassionato dell’arte e dell’antiquariato, che nel suo negozio “Antiqua”, nel cuore pulsante del centro storico, aveva creato un piccolo universo fatto di memorie, oggetti unici e racconti silenziosi. Ogni pezzo esposto era una storia, ogni dettaglio un’emozione. “Antiqua” non era solo un esercizio commerciale, ma un luogo dell’anima, dove chi entrava usciva arricchito, colpito dalla cura, dal garbo, dalla luce particolare che Pasquale sapeva dare alle cose.  Oggi, quella luce si spegne. Ma resta accesa nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, di ascoltarlo, di camminargli accanto. Resta nei suoi ex studenti, nei clienti diventati amici, negli sportivi che ancora lo chiamano “Maestro” con affetto sincero. Resta in quella Avellino che sa riconoscere e custodire i suoi figli migliori. Alla famiglia, alla città, ai tanti che gli hanno voluto bene, resta il compito di portare avanti la sua lezione più grande: “vivere con passione, cercare la bellezza, rispettare la memoria”.  Addio, Maestro. Avellino non ti dimenticherà.

di Mat. Lib.

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Mat. Lib.